giovedì 11 febbraio 2010

L'arte di togliere le frecce

Rifletto allo specchio (non resisto ai giochi di parole) sul grande potere delle parole.

Le parole di affetto, di stima, di gioia, di gratitudine  arrivano direttamente sul corpo e fungono da carezze verbali. Sollevano in tempi difficili, fanno piacere, ci sorprendono e, come dice la mia amica Marisa:  "sono dei  wonderbra per il cuore"... ;-)

Ma non sempre e' cosi'....a volte accade il contrario: ed ecco che le parole diventano coltelli, frecce e vanno a colpire le parti piu' fragili e piu' esposte di noi.

Se si e' piu' o meno preparati al conflitto puo' essere che ci si ritrovi con uno scudo in mano e forse qualche freccia verra'  bloccata e qualcun'altra rimandata al mittente, ma se si viene colti di sorpresa e' probabile che tutte le frecce possano trovare un varco e fare centro.

Il dolore della freccia che entra nel corpo  e' un dolore rapido e preciso che fa cadere il corpo a terra e lo lascia immobile, contratto...senza parole.

Apparentemente e' quello il momento piu' doloroso, il momento in cui magari qualcuno ti da' la mano per risollevarti e confortarti, ma non e' quello il momento in cui si impara.

Il momento piu' doloroso e' quando da soli, lentamente e con cura bisogna togliere la freccia.

A volte passano anni prima che sia possibile, a volte passano solo giorni, ad ogni modo la freccia va tolta per poter imparare e far guarire la ferita.

Sembrera' strano ma fa piu' male togliere la freccia che riceverla, richiede piu' tempo e piu' dolore.
Quel tempo e quel dolore sono necessari per imparare, per guadagnare un passo in avanti nel proprio percorso...perche' poi, una volta tolta la freccia,  la ferita guarisce....e si cresce.

...e crescendo si impara l'arte di togliere le frecce.

...............................

Ho da poco tolto una freccia ed ho da poco "rinnovato" la mia identita' professionale e cosi' chiudo questa pagina e guardo dritto davanti a me....davanti....non piu' in alto ne' piu' in basso...DAVANTI...sperando di non perdere mai l'umilta' e la voglia di confrontarmi ed imparare...

il dolore e' quasi del tutto svanito, ancora una notte e via. :-)

alla prossima volta ed alla prossima freccia...
bb

1 commento:

  1. Molto penetrante questo post, quasi quanto le frecce! Rifletto su tutto quello che hai scritto e in particolar modo per coerenza col silenzio mi fermo tra queste tue parole : "...e crescendo si impara l'arte di togliere le frecce".
    Guardare avanti è la meta migliore per ritrovare se stessi e abbracciarlo! Sono felice per te che sei riuscita a togliere una freccia!
    Ciao!!!

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