sabato 19 giugno 2010

Cappuccetto rosso

La storia della bambina di vetro prosegue...

...E mentre cammino verso casa con in mano un mucchietto di vetri colorati mi chiedo quale sia la storia di questa bambina, quale il suo nome.
Ho bisogno di sapere la sua storia per poterla ricostruire, ho bisogno di sapere cosa ha fatto scattare il coma emotivo.
Dove e' stata trovata e da chi e' stata portata alla clinica dei cuori bloccati?
Perche' e'  scoppiata proprio davanti ai miei occhi?

Ad un tratto un corvo mi blocca la strada, mi fermo, mi siedo ed inizio ad ascoltarlo:

"....hai tra le mani il cuore di cappuccetto rosso...e' una grande responsabilita'.
Secondo la leggenda, cappuccetto rosso rappresenta la gioia di vivere, il pensiero creativo, la fantasia, la magia, il gioco e il viaggio tra i mondi ...la luce negli occhi.
E' stata trovata in fondo ad un pozzo coperta da un telo nero, ma non era morta, si e' salvata proprio grazie al suo coma emotivo che le ha permesso di bloccare il momento.
Lei sapeva che avrebbe dovuto affrontare un passaggio rischioso e difficile e sapeva che questa volta non avrebbe potuto farlo da sola.
Sapeva di avere tanti amici pronti ad aiutarla, ma sapeva anche che solo lei poteva affrontare il "suo" momento.
E' stata trovata dal lupo bianco che l'ha  portata alla clinica. E li' sei arrivata tu, perche' solo tu puoi aiutare cappuccetto in questo passaggio cosi' doloroso, cosi' importante. Ecco perche' e' scoppiata   davanti ai tuoi occhi che sono proprio uguali ai suoi.
Se ti e' stato dato questo compito e' perche' tu hai tutte le capacita' per risolverlo.
Ricordati di prenderti tutto il tempo a tua disposizione, perche' questo processo di costruzione richiedera' molto tempo e molte energie."

Detto questo il corvo vola via....

e io proseguo a camminare...

alla prossima tappa,
bb

venerdì 18 giugno 2010

La bambina di vetro


Passeggiando nel bosco, scuro e pieno di ostacoli, mi fermo alla "clinica dei cuori bloccati", curiosa, entro a vedere di cosa si tratta.

All' ingresso, una donna seduta sulle scale, mi chiede di accompagnarla nella stanza del "coma emotivo".

"Cosa significa coma emotivo?" le chiedo.

"Il coma emotivo e' uno stato in cui ci si puo' ritrovare in seguito ad un forte trauma emotivo. Il dolore e' talmente forte che il cuore ed il sistema nervoso entrano in modalita'  anestetizzante in modo da non far percepire alla persona alcun sentimento, sia bello che brutto. Il cuore si blocca, o meglio, si mette in pausa , fino a nuovo ordine. "

"...e poi cosa succede?" chiedo in un misto di preoccupazione e curiosita'

"Vieni a vedere tu stessa, hanno appena ricoverato una bambina in queste condizioni"

Dal vetro resto ad osservare la scena:
La bambina e' sdraiata sul letto, immobile, gli occhi sbarrati e fissi. Sul volto nessuna emozione, sul corpo nessun segno di tensione.
Gelo e silenzio. E' una bambina di vetro.

Ad un tratto la bambina esplode in mille pezzi. Tanti pezzi di vetro colorati.

A quel punto la donna accanto a me, mi invita a raccoglierli dicendo:

"Ecco, ora puoi prendere tutti pezzi e metterli insieme, come fai con i mosaici. Questa bambina stava aspettando te."


Stupita dall'affermazione, raccolgo i pezzi e mi avvio di nuovo verso casa per creare questo nuovo mosaico.
So gia' che ci vorra' del tempo.

alla prossima volta,
bb

martedì 15 giugno 2010

Progettando



...e mentre compilo cartelle cliniche e stendo progetti riabilitativi, mi viene un'idea:

"...e se mi prendessi in carico e compilassi la mia cartella clinica, che obiettivi metterei?

proviamo!

Obiettivi a breve termine:

- far riemergere le capacita' creative 

- sviluppare una sensazione generale di benessere psico corporeo

- ......RIDERE.....

Attivita' e materiali da utilizzare per il raggiungimento degli obiettivi:

- Attivita' artistiche e ludiche 

- Rilassamento, reiki, yoga e meditazione

Numero sedute...................................a tempo indeterminato?   ;-)

ai prossimi obiettivi,
bb

lunedì 14 giugno 2010

La Dame bleue

 

Sento l'odore del fumo di una sigaretta arrivare dietro di me...mi volto, e mi lascio prendere per mano e  condurre verso un corridoio lungo e buio.
Oggi il Signor Saturno e' silenzioso, rispetto il suo silenzio, anche perche' in questi giorni sono stanca di parole.

Ad un tratto, una luce blu: una donna che canta, una donna che racconta...la resto ad ascoltare.

"Je suis une femme mi-lune mi-homme
Une anagramme, un erratum
On me dessine on me façonne
Je vous fascine, ça vous étonne
J'ai le cœur qui syncope
L'adrénaline me dope
En battant le mesure

Bim bam bim boum
Bim bam bim boum
Bim bam bim boum
Mon cœur susurre
Bim bam bim boum
Bim bam bim boum

Tout mon être se fissure
Je suis un songe, un ectoplasme
Juste un mensonge, un pléonasme
Je reste de glace face à vos spasmes
Je ne trouve pas ma place dans vos fantasmes
Sous mon masque de fer
Des larmes qui lacèrent
Mes anciennes blessures

Mon cœur susurre
Mon âme murmure
Sous mon armure

Je me fissure"

Una donna meta' luna meta' umana,  un sogno, un ectoplasma, una bugia che non trova posto nella fantasia.
Una donna che affascina, un anagramma.Sotto la sua maschera di ferro, sotto il suo sorriso, ci sonolacrime che lacerano, ci sono antiche ferite.


Il suo cuore sussurra,
la sua anima mormora....


...ma nonostante tutto lei brilla, brilla di luce propria e brilla quando e' colpita da luce esterna.

....brilla e brilla tutto attorno a lei....



Si avvicina a me, si china e mi porge una sfera di cristallo....chiudo gli occhi e guardo attraverso.



Apro gli occhi....sono a casa. 
Forse era un sogno...si' ma solo forse ... ;-)

Non mi resta che ringraziare chi, con pazienza, costella la mia strada di luce e mi accompagna verso....gia' verso cosa? ...boh...lo scopriro' solo camminando...per ora vado avanti e questo mi basta e mi avanza ;-)



à la prochaine fois,
Merci.
bb

domenica 13 giugno 2010

Dialogo con una Runa


...Ad un tratto la runa si mette a parlare:

"E' tempo di aspettare,
gia' troppo e' stato fatto.

Serenita' e divertimento.

Devi prendere la doppia via della creativita'.

Non forzare gli eventi,
falli scorrere come acqua di un lento fiume.

Non avere fretta,
a tempo dovuto avrai la risposta."


.....ancora una volta la vita e la luce trionferanno sull'oscurita'...


Buona domenica :-)

alla prossima runa,
bb

giovedì 10 giugno 2010

C'est la vie

Dove eravamo rimasti?
...ah gia'...avevo schiacciato il tasto play domenica sera....
E sapete cosa e' successo?
Il giorno dopo ero gia' pronta a chiudere la scatola e a dire "no, no, no non gioco piu'"!
.... cosa e' successo?
Semplicemente paura, paura di non farcela, paura di non avere le risorse per cavarmela...paura del giudizio degli altri....e vai di lacrime...che delusione!

Il giorno dopo ancora, pero', ero di nuovo pronta: mi alzo, faccio il primo passo e ....sbang! ....mi prendo una "sberla verbale" che mi ributta a terra....seconda delusione, secondo giorno!

Allora mi chiedo: ...avrei dovuto leggere le istruzioni prima di mettermi a giocare....?(se solo ci fossero)....e' un gioco fatto solo di imprevisti e probabilita'? (speriamo di non finire in prigione senza passare dal via allora !).

Il terzo ed il quarto giorno salto il turno....
Ora incrocio le dita, tiro il dado e  riprovo a giocare a questo gioco chiamato "c'est la vie!" ;-)

.......e tutto questo ve lo racconto perche' non mi va che questo blog sia lo specchio solo dei miei successi e delle mie intuizioni ma anche dei miei errori e dei miei fallimenti perche' credo che sia proprio in questi momenti  che avvenga l'apprendimento....del resto la psicomotricita' "insegna ad imparare " per tentativi ed errori... ;-) non poteva essere altrimenti per me.

alla prossima,

bb


p.s. perche' la foto del tasto avanti veloce? Perche' ho l'impressione di aver sbagliato anche nello schiacciare il tasto....non era play... che disastro che sono.... ;-) per fortuna non esiste rewind :-)

domenica 6 giugno 2010

Play


Tornata da un "viaggio nell'ombra", nella mia ombra, mi ritrovo con poche energie ma con uno sguardo nuovo sul mondo e sulle persone....ma soprattutto uno sguardo nuovo su di me.

Una nuova calma che mi fa fare un passo alla volta su un nuovo cammino, facendomi gustare fino in fondo ogni piccolo passo e dandomi la possibilita' di interiorizzare e metabolizzare tutte le sofferenze che il viaggio ha comportato...

E' avvenuto un passaggio...ed in parte sta ancora avvenendo, un passaggio necessario, un passaggio molto doloroso ma fondamentale per la mia crescita.

La strada che sto percorrendo e' in salita e questo, al posto di spaventarmi mi rassicura perche' so che una volta arrivata in cima potro' godere di uno splendido panorama.
...ma per poter godere di quel panorama devo fare ancora alcuni passi decisivi ed importanti...non ho fretta, una cosa alla volta, le situazioni si presenteranno proprio  nel momento giusto e le tensioni lasceranno posto ad altro...sono fiduciosa.

...e' cosi'.....e sara' la quotidianita' a darmi le risposte che sto cercando....
E a questo proposito penso a domani.
Domani si ri-comincia con le attivita'...o forse e' meglio dire si comincia....  al solo pensiero mi spunta un sorriso di soddisfazione ed un bel sospiro liberatorio...come la sensazione che si prova nel vedere un raggio di sole spuntare dalle nuvole e illuminare la strada.

Il dito si avvicina al tasto PLAY e il cuore batte forte, perche' e' questo il momento di mettersi in gioco e di "giocare" la vita ....non c'e' nulla da perdere, solo da guadagnare....ma questa e' una questione di punti di vista ;-)

Play!

bb

martedì 1 giugno 2010

Aspettando l'onda



Trasportata lontana da un forte vento , Su una spiaggia resto a guardare surfisti acrobati che cavalcano le onde di un mare molto agitato....

Io però per ora  resto a guardare perché non ho ancora la forza di buttarmi in quel mare.

So che arriverà il momento anche per me ...forse sto solo aspettando l'onda perfetta...

E quando sarò dentro quel mare di tanto in tanto mi girero' verso la spiaggia per salutare la mia ombra sulla sabbia.

Alla prossima onda,

Bb

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