domenica 24 gennaio 2010

"E' tempo di yoga" - Il paradiso nelle nostre mani -

"Esistono tanti paradisi potenziali per ogni uomo che abita sulla terra. La felicità consiste nella sintonia: con le persone, le situazioni, i luoghi, le cose. Entriamo nel paradiso per il solo fatto di vederlo, di riconoscerlo, per aver messo in azione tutti i nostri sensi, e di essere presi dalla voglia di vivere dentro la sua dimensione. Insomma, il paradiso è dei vivi.

Noi siamo un pozzo dal quale attingiamo solo in superficie, una miniera della quale vediamo solo il rivestimento esterno. Trovare il paradiso è come estrarre il petrolio dagli abissi dei mari o l'oro dalle acque dei fiumi. Sì: trovare il paradiso nella vita è come trovare l'oro nella terra.
E' importante saper entrare ne mondo (e saperne uscire, all'occorrenza). e non è detto che la felicità sia dei buoni, soprattutto dei troppo buoni, che anzi corrono il rischio di nuotare in un mare di delusioni e di dispiaceri. Il paradiso non è amico degli eccessi.
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Il paradiso non è qui o lì. Il paradiso è una condizione dell'anima. Non è necessario affrontare un lungo cammino: il paradiso può essere anche lontano; ma sicuramente, più è vicino, più è comodo e nello stesso tempo invisibile.

Possiamo negare che dentro di noi esistano l'innocenza, la semplicità, la giovinezza, la libertà? Il fatto è che abbiamo lasciato - spesso inconsapevolmente - che venissero intrappolate, segregate, soffocate. Ma è sufficiente diventarne consapevoli e cercare la chiave delle gabbie che impediscono alla nostra anima di volare. Validi maestri possono anche venirci in aiuto, se li cerchiamo.
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Non temere di non trovare la strada per il paradiso. Ognuno ha una bussola incorporata; l'ago magnetico punta alla felicità, perché è la finalità prima e la condizione dell'esistenza."

tratto da : “Il paradiso nelle nostre mani” di Vittoria Haziel.


al prossimo tempo di yoga,
bb

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