sabato 9 gennaio 2010

La paura e i suoi dintorni


E ad un tratto mi ritrovo catapultata nel paese della Paura, dove il mio stomaco si annoda e non lascia passare piu' le emozioni e le mie gambe si bloccano e diventano sempre piu' pesanti e non mi permettono di fare passi avanti...
Resto un po' in questo paese e mentre aspetto che questa paura passi, sui gradini trovo una lettera...la apro ed inizio a leggere:

"È necessario correre rischi. Noi comprendiamo bene il miracolo della vita solo quando consentiamo che l’inatteso possa manifestarsi....chi presta attenzione scopre l’istante magico.

Esso può essere nascosto nel momento in cui la mattina infiliamo la chiave nella porta, nel silenzio dopo la cena, nelle mille e una cosa che ci sembrano uguali. Questo momento esiste – un momento in cui tutta la forza delle stelle ci passa accanto, e ci permette di fare miracoli.
La felicità alle volte è una benedizione – ma in genere è una conquista. L’istante magico ci aiuta a cambiare, ci spinge alla ricerca dei nostri sogni. Soffriremo, avremo paura, avremo momenti difficili, affronteremo molte disillusioni – ma tutto ciò è passeggero, inevitabile, e alla fine saremo orgogliosi dei segni che sono stati lasciati dagli ostacoli.

Dobbiamo ascoltare il bambino che un giorno siamo stati, e che esiste ancora dentro di noi. Questo bambino, gli istanti magici sí che li capisce. Possiamo soffocare il suo pianto, ma non possiamo far tacere la sua voce.
Prestiamo attenzione a ciò che ci dice il bambino che teniamo in serbo nel petto. Non vergognamoci di lui. Non lasciamo che abbia paura, perché è solo e non è ascoltato quasi mai.Consentiamogli di prendere un po’ le redini della nostra esistenza. Questo bambino sa che ogni giorno è diverso dall’altro.
Facciamo in modo che si senta di nuovo amato. Cerchiamo di compiacerlo – anche se ciò significa agire in una maniera cui non siamo abituati, anche se può sembrare una stupidaggine agli occhi degli altri.
Se ascolteremo il bambino che abbiamo nell’anima, i nostri occhi torneranno a brillare. Se non perderemo il contatto con questo bambino, non perderemo il contatto con la vita."


....ma certo...come ho potuto dimenticarlo, proprio io?!

Il nodo allo stomaco non c'e' piu', le gambe sono leggere e sono pronta a continuare...e come succede ogni volta che si supera una paura ...le emozioni si amplificano e la felicita' e la forza aumentano al punto che non riesci a non ridere...proprio cosi' ...



ahhhh che sollievo...grazie!

alla prossima paura,
bb

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