domenica 5 aprile 2009

Giocolieri e bradipi

Un vestito verde con i fiorellini arancioni, capelli rossi ricci un po’ raccolti un po’ no, un gran sorriso ricco di luce, mi fermo ad osservarla: e’ una giocoliera.

Le classiche palline a spicchi giallo, rosso, blu e verde passano ritmicamente da una mano all’altra e poi rimangono in aria il tempo necessario. All’inizio tre palline, poi aumentano fino a perdere il conto. Sono talmente tante. Mi incanto, e’ quasi ipnotica, ma come fa? E continua, continua, continua …fino a che: TAC.

Una pallina cade. Il ritmo si perde, la giocoliera si deve fermare.

“…cerco soltanto un tempo x riposare…” inizia cosi’ la canzone che mi fa venire voglia di scrivere.

Questi ultimi giorni sono stati intensi per me ,piu’ del solito, ricchi di emozioni particolarmente forti … inevitabile non esserne travolte…

E’ perfettamente chiaro che l’empatia che e’ alla base del mio lavoro (e del mio modo di essere) non comporta portare i dolori dell’altro sulle proprie spalle ma comporta a volte il rischio di “bruciarsi”. La “famosa”, ma non abbastanza, Sindrome da Burn-out e’ uno dei rischi della mia professione. E’ il mio lavoro da ormai un po’ di anni ed ho imparato a “staccare” e a non portare il lavoro a casa ma a volte qualcosa sfugge di mano ed e’ necessario, allora, fermarsi e vedere se si sta andando nella direzione giusta, se si deve allentare il ritmo o cambiare strategia per evitare appunto di bruciarsi…

Questa volta non mi sono bruciata, ma forse una “scottatura” l’ho presa. Ed ora aggiungo un altro paziente alla mia lista: me stessa!

Nelle favole arriva sempre un brutto giorno che mette l’eroe nella situazione di dover affrontare la sfida e fare un passo avanti nella crescita. Grazie a quel brutto giorno la favola evolve in modo tale che abbia significato per chi la legge (…o per chi la scrive…)

Anche se non e’ bello dirlo anche nella vita arriva un giorno piu’ o meno brutto che ti obbliga a fermarti o semplicemente a procedere con maggior lentezza facendo una cosa alla volta, girando ad una diversa velocità, gustandoti ogni attimo, ogni incontro…GUSTANDO-TI

Non posso che concludere dunque “rubando” le parole alla canzone che mi ha ispirato :

“….cerco soltanto un tempo per riposare,

su questo rame che mi fa ballare

e con la testa rivolta in alto,

le braccia al cielo ed un appiglio saldo

parte dal cuore quel buonumore….

…vita, vita mia bella

tra le tue foglie

ripenso all’uomo

e lacrima si scioglie.

Come d’incanto si apre un varco

a trovar gioia a scacciar via il pianto

perche’ ricambio con il sorriso di chi….” ;)

(“L’albero dei bradipi” -Sursumcorda-)

Alla prossima volta,

BB

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