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venerdì 6 novembre 2009
E' tempo di cappello - Rosso -
...ed oggi si parla di cappello rosso....
Nel pensare con il cappello rosso entrano in gioco le emozioni, i presentimenti, le intuizioni, le impressioni...e' l'opposto dell'informazione neutra ed oggettiva. Non c'e' bisogno di spiegare motivi o ragioni.
Con il cappello rosso non occorre mai giustificarsi, si puo' recitare la parte del pensatore emotivo che agisce in maniera istintiva e non procede seguendo la logica razionale....
Ma come?! un bravo pensatore non si puo' far influenzare dalle emotività, deve essere freddo, obiettivo...
In realta', una scelta, una decisione e', dopo tutto, una questione emotiva. Se si impedisce alle emozioni di uscire esse rimarranno nascoste nello sfondo del pensiero agendo comunque un'influenza sulla decisione.
Lo scopo del cappello rosso e' quello di riconoscere il ruolo dei sentimenti e dargli uno spazio preciso.
Al prossimo tempo di cappello,
bb
giovedì 29 ottobre 2009
E' tempo di cappello - Bianco -
E come dice la mia amica O. : " ECCOCI QUA "... ancora una volta a parlare di cappelli per pensare.
Oggi e' il turno del cappello bianco.
Prendete in mano il vostro cappello bianco per pensare ed indossandolo iniziate a recitare la parte:
Il cappello bianco e' il cappello delle informazioni da raccogliere, e' imparziale e obiettivo.
Recitare questa parte significare puntare esclusivamente ai fatti e questo richiede una certa abilita', significa imparare a separare i fatti dalle interpretazioni. Non e' concesso introdurre una propria opinione.
Il pensatore con il cappello bianco e' neutro.
Al prossimo cappello,
bb
P.S.
Per il pensiero comune all'idea va data forma a suon di "martellate argomentative".
Per il pensiero creativo l'idea e' un germoglio da far crescere finche' non si sviluppa in una certa forma.
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venerdì 23 ottobre 2009
E' tempo di cappello - Introduzione -
Qualche giorno fa mi e' stato chiesto di scrivere un articolo sul pensiero creativo del bambino...
Inizio a pensare a come impostare l'articolo, a chi e' rivolto e mentre penso a questo mi viene in mente Edward De Bono ed il suo metodo dei sei cappelli per pensare...
Difficilmente applicabile al pensiero del bambino ma molto utile per gli adulti...ed allora.....
perche' non creare anche "E' tempo di cappelli" ...? ;-)
Edward De Bono e' uno dei piu' importanti studiosi del pensiero creativo, e' il creatore del termine "pensiero laterale".
Il metodo dei sei cappelli per pensare consiste nell'immaginare di indossare, di volta in volta,sei cappelli, ognuno dei quali ha un colore diverso ed un diverso scopo.
In questo modo
- si definisce la parte da recitare prendendo una strada di pensiero diversa dal solito senza che il nostro Io si senta in pericolo per questo motivo,
- si dirige l'attenzione verso un'unico punto,
- si cambia atteggiamento.
"La maggiore difficoltà che si incontra nel pensare è la confusione. Cerchiamo di fare troppe cose alla volta. Emozioni, informazioni, logica, aspettative e creatività si affollano in noi. È come fare il giocoliere con troppe palle." (E.De Bono)
"Il sistema dei sei cappelli è progettato per far passare il pensiero dal normale metodo dialettico al metodo di mappatura. Il pensiero diventa così un processo a due fasi. La prima fase è l'esecuzione della mappa. la seconda è la scelta del percorso sulla mappa. Se la mappa è fatta bene, il percorso migliore risulterà spesso di immediata evidenza." (E.De Bono)
per oggi mi fermo qui, al prossimo tempo di cappello,
bb
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