mercoledì 29 luglio 2009

martedì 28 luglio 2009

...e cosi' l'albero della mia vita cresce...


Nei movimenti silenziosi della mia pratica yoga
sento il mio mondo interno.
Dentro di me, innumerevoli "sogni-seme" attendono il tempo di germogliare, mettere le radici e venire alla luce per trasformarsi in alberi.
Alberi che a loro volta mi ricorderanno di prestare attenzione al mio mondo interiore e alla saggezza dei miei sogni.
I "sogni-seme" indicano la via con simboli e segni di ogni genere, in ogni fatto, in ogni momento, tra le cose e tra le persone, nel dolore e nel piacere, nei trionfi e nei fallimenti.
Ci insegnano a "vederci", ad ascoltarci.
Ci indicano la rotta con presentimenti fugaci o lampi di lucidita' accecante.
...e cosi' si cresce, ci si evolve e i semi dei nostri sogni si trasformano in alberi.

Non c'e' nulla da temere perche' ciascun seme sa come riuscire a diventare albero cadendo sulla terra fertile, assorbendo i succhi che lo nutrono, espandendo i rami, caricandosi di fiori e di frutti per poter dare quello che hanno da dare....

...e cosi' l'albero della mia vita cresce...

bb

sabato 25 luglio 2009

"Non si conoscono che le cose che si addomesticano"

" La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me .Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita,
sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…"

La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
" Per favore …..addomesticami", disse.
" Volentieri", rispose il piccolo principe, " ma non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose".

" Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe.


alla prossima volta,
bb

martedì 21 luglio 2009

Una nuova Via per me


"Lo shodo è una disciplina attraverso la quale si coltiva se stessi.
Esso crea una figura per mezzo della scrittura, e proprio attraverso l’astrattezza di questo mezzo permette di esprimere quasi inconsciamente il proprio pensiero, le proprie emozioni, il proprio spirito e, in definitiva, se stessi.
Lo shodo è un’immagine di noi stessi."
(maestro Nagayama)

...questa la nuova Via che mi aspetta a settembre al rientro dalla Francia.

Ma prima e' necessario concludere il percorso che mi ha portato qua e sistemare le ultime cose per fare spazio al "nuovo".

E cosi, mentre preparo i saluti finali ed i ringraziamenti riesco a vedere poco distante la pratica dello shodo li' che mi aspetta... all'inizio di un nuovo sentiero.

La dolce malinconia dei saluti si mischia alla gioia carica di emozioni in caduta libera insieme alla voglia di condividere questa nuova avventura.

...e i preparativi iniziano...o meglio proseguono.

un nuovo viaggio a puntate, dunque e' appena cominciato... :-)
alla prossima volta
bb

sabato 18 luglio 2009

Io mi fido dei gatti


Ci sono in giro un sacco di "voci", luoghi comuni, che dicono che i gatti sono il simbolo del tradimento, che non ci si deve fidare, che se ti vengono incontro e' solo perche' vogliono le coccole o vogliono da mangiare e per ottenere tutto questo ti seducono con i loro modi e poi, una volta ottenuto cio' che desiderano se ne vanno...
In realta' la simbologia legata a questi animali e' molto varia e pieni ne sono gli scaffali delle librerie, motivo per cui non mi soffermero' sulla storia.

E' sul processo della fiducia nell'altro che rifletto e che imparo dai gesti di un gatto a me sconosciuto e con il quale cerco di entrare in contatto per un saluto.

Quante volte ho sentito dire a proposito dei rapporti "..non so se mi devo fidare" oppure "io di te non mi fido" ed e' riflettendo sulla parola "fiducia" che mi sono venuti in mente i gatti.

Si impara molto dai gatti e dal loro modo di entrare in contatto con l'altro...con l'uomo.
E' molto raro che un gatto che non ci conosce salti sulle nostre gambe senza aver prima fatto una serie di accertamenti....ti guarda, si avvicina molto lentamente studiando i tuoi movimenti, ti annusa e se cio' che sente e' buono ti fa entrare nel suo spazio...per una carezza, per un contatto o perche' no per costruire un rapporto di amicizia con te.

Essere amici di un gatto non e' da tutti.
Come prima cosa bisogna che sia chiaro che si e' amici e non "padroni": il gatto e' libero, non e' proprieta' di nessuno.
Bisogna essere consapevoli che non sempre quando lo si chiama lui verra' da noi...magari ha anche altro da fare che esaudire i nostri desideri di "attaccamento".
Ma se il gatto sente che e' libero di essere lasciato andare, che e' amato senza alcuna condizione allora succede che il gatto ogni volta che stai male,che sei triste e' li' di fianco a te o anche in braccio a darti il suo sostegno...
E' anche vero che ogni gatto, come ogni essere umano, e' a se ed ha caratteristiche diverse e sarebbe inutile oltre che stupido generalizzare anche perche' dicono che ognuno ha il gatto che si merita... ;-)

Dopo un po' di anni poi, se sei attento, e se riesci anche ad entrare in sintonia con il tuo gatto potresti, se lo segui, scoprire i segreti del benessere...e non solo quelli: i monaci zen dicono che il gatto e' l'animale che "indica la Via".

Ora ripenso alle relazioni umane e a tutte le parole che si usano per capire se fidarsi o meno dell'altro, per promettere la fiducia all'altro....sembra che sia tutta una questione di fiducia...

Io dei gatti mi fido ed entro con rispetto nel loro spazio e sono onorata della loro presenza nel mio.

E di tutto questo ringrazio la mia piu' grande "maestra di consapevolezza" che da 10 anni pazientemente mi segue e mi guida. (grazie Punky!)

Alla prossima volta,
bb

martedì 14 luglio 2009

L'essenziale e' invisibile agli occhi


La sua voce e' serena, le sue parole non sono mai state cosi' pure, consapevoli ed efficaci come questa sera, le sue parole mi hanno toccato molto in profondita', mi hanno insegnato molto in un solo attimo, mi hanno commosso talmente tanto che mi ritrovo ora a scrivere di getto, con la mente finalmente libera e colma di gratitudine.

Mi racconta di questa esperienza e delle infinite opportunita' che la "malattia nasconde" ...anzi a dire il vero non vuole nemmeno chiamarla malattia ma la definisce "una crisi".

Nelle sue parole si sente l'emozione della paura superata, dello sconforto provato, dell'impotenza di fronte a ... "non vederci piu' chiaro"....... "non vederci piu' ..."

Quando si perde la normale funzionalita' di un arto ci si trova a dover combattere, a doversi adattare in altro modo..... ma gli occhi.....gli occhi hanno la capacita' di bloccare tutti gli arti contemporaneamente.... e non solo quelli....

Dicono che se vuoi sapere la verita' devi guardare negli occhi una persona, dicono che gli occhi sono lo specchio dell'anima..... ma qualcuno ha scritto che l'essenziale e' invisibile agli occhi..e non si vede che con il cuore.....
.... e io questa sera ho capito perfettamente cosa intendeva dire questa frase o meglio ne ho avuto la conferma con le parole "chiare" della mia amica "serena" ...

Grazie allora mia cara amica per la tua lezione di semplicita', per la tua lezione di umilta' e per la tua nuova serenita' che e' una vera manna per il mio cuore.

Ad occhi chiusi,
bb

domenica 5 luglio 2009

IN SOSPENSIONE


In sospensione restano
le parole non dette.


In sospensione restano
gli atti mancati.


In sospensione restano
le emozioni bloccate.


In sospensione restano
le domande.


In sospensione aspettano
appesi ad un filo.............


..........................i quadratini senza colore.

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