giovedì 31 dicembre 2009

Bilancio di una Bilancia in compagnia del Signor Saturno



….ed eccomi qua seduta a godermi questo “passaggio” e a fare il bilancio di un anno …

Questa volta sono aiutata da cio' che ho scritto su questo blog....
Mi rileggo l'anno passato mentre penso che sia una vera fortuna avere la possibilita' ed il coraggio di lasciare traccia di quanto accade....
Compongo il mio collage virtuale, prendendo pezzi qua e la' e incollandoli su un grande quadro, un quadro grande come il 2009.

Incollo parole e foto e le guardo....sorrido...sorrido di me....sorrido di alcune mie paure, alcune superate ed altre ancora li' che mi fanno lo sgambetto di tanto in tanto...mi meraviglio...mi meraviglio di alcuni avvenimenti “straordinari” che stanno diventando sempre piu' frequenti...
...una lacrima scende...
...respiro...

...gia' …

...mi guardo attorno e sono felice di assistere a questo passaggio di anno dal mio angolo di Francia... ma mi accorgo solo ora che c'e' una valigia di fianco a me. …!!! …

UNA VALIGIA PER TE, PER IL TUO 2010...

…???...

Sono curiosa e apro la valigia, dentro trovo una serie infinita di piccole ampolle colorate, ognuna con la propria etichetta: luce, ombra, balsamo per l'anima, piacere, dolore, forza, fragilita', amore, amicizia, guerra, pace, rancore, rabbia, dolce, amaro, felicita', tristezza, vita, morte...sono tantissime... e ce n'e' per tutti i gusti...ma chissa' di chi e' questa valigia... ?

“CHI TI HA DETTO CHE POTEVI APRIRLA?!” ...grida una voce con forza dietro le mie spalle.
Mi giro, chiedo scusa e chiedo spiegazioni sulla valigia e soprattutto sull'identita' di questo strano personaggio.

Scopro cosi' di essere in compagnia del Signor Saturno che a quanto dice restera' con me per tutto l'anno e si e' portato dietro tutto il suo bagaglio.... !
Devo ammettere che non ho capito bene se questo sia un segno positivo o negativo...ha dei modi decisamente “forti” ed e' irruente...pero' a volte l'apparenza inganna...staremo a vedere nel corso dell'anno...

E cosi' iniziamo a chiacchierare, fino a quando a lui viene un'idea:
“Facciamo un gioco? A me piace giocare e so benissimo che piace anche a te. Ascolta bene.
Io ora apro la valigia, ma solo per un attimo, se tu sei cosi' veloce da infilare la mano e prendere una delle mie ampolle allora quella sara' tua...sei d'accordo?”
“Sì !”
“Pronta?....via!”

E in un attimo mi ritrovo con una boccetta in mano... leggo l'etichetta: BALSAMO PER L'ANIMA … :-)
...e con i complimenti del Signor Saturno e questa nuova piccola ampolla mi incammino verso il mio 2010.

Buona strada anche a voi,
bb

martedì 29 dicembre 2009

Io per ora resto davanti al mare...


“Come il giorno e la notte.
Come l'autunno e la primavera.
Come l'inverno e l'estate.
Il giardiniere sa quando e' tempo di agire e non agire...”
Io per ora resto a guardare il mare,
il suo andamento costante,
il suo colore d'inverno,
Ascolto la musica delle onde.
Onde che ritmicamente donano e portano via.
...sara' cosi' che si impara il “non-attaccamento”?
Io per ora resto ad osservare...
Al prossimo mare,
bb
Posted by Picasa

domenica 27 dicembre 2009

Terres de Biot


...tutto bene in queste terre...
....tutto procede come sempre...
...respiro...
...l'aria...
...il ritmo rallenta...
...i sorrisi aumentano...
...sto bene...
...e soffio un po' di queste terre anche a voi...
à la prochaine fois,
bb

venerdì 25 dicembre 2009

Buon natale "a modo mio"


Scelgo di utilizzare delle parole di questo libro per farvi i miei auguri di buon natale....

Scelgo queste parole che sembrano uscite da me ma che non ho scritto io, parole che per me hanno un significato importante e ben definito, descrivono esattamente cio' che vivo e sento per la maggior parte dei miei giorni....e voglio condividerle con voi...

"L'attesa. I passi leggeri. Poi le ore che scorrono fresche come un ruscello sui ciottoli bianchi tra due rive erbose. I sorrisi, le parole senza importanza cosi' piene di importanza. Ascolti la musica del cuore: e' bello, bellissimo per chi e' capace di sentire...
Ovviamente vuoi tante cose. Vuoi cogliere tutti i fiori e tutti i frutti. Vuoi respirare tutti i prati. Giocare. Ma e' davvero giocare? Non sai mai dove il gioco cominci ne' dove finisca, pero' sai che mette tenerezza. E che sei felice."


"Le favole sono fatte cosi'. Una mattina ti svegli e dici: era solo una favola...Sorridi di te. Ma nel profondo non sorridi affatto. Sai bene che le favole sono l'unica verita' della vita."

Buon natale
a chi sa ascoltare, vedere e parlare con il cuore,
a chi c'e' e a chi non c'e' piu',
a chi e' in cammino in salita,
a chi crede nei legami invisibili..................ma soprattutto buon natale a te che stai leggendo.

al prossimo natale,
bb

lunedì 21 dicembre 2009

Causa neve


21 dicembre 2009 ...solstizio d'inverno...

Questo non e' un post su quanto bella sia la neve, sull'effetto romantico del paesaggio innevato o su altre immagini poetiche.... perche' io non e' che impazzisca di gioia per la neve, diciamo pure che la accetto e la accolgo per cio' che porta ma..... no, dire che mi piace, proprio no... :-)

e cosi', mi ritrovo a casa molto prima del previsto "causa neve"....
una serie di appuntamenti saltati "causa neve",
ed una serie di impegni che ho fatto saltare "causa neve",
l'irrigidimento del corpo "causa neve" e freddo,
...un po' di persone che non abbraccero' prima di natale "causa neve"(e questo mi dispiace un po').

Ad ogni modo accetto la situazione facilmente e cerco di cogliere cio' che mi da':
il fatto di essere a casa al calduccio, la lentezza e la tranquillita' e la luce...ecco sì la luce della neve quella mi piace :-)
.........e mentre resto incantata a guardare i fiocchi (Sì un po' mi incanto anche io!)penso alla chiacchierata telefonica avuta questa mattina con una mia "piccola amica" che mi racconta cosa vuol dire ascoltare il silenzio del cuore...
Lei l'ha ascoltato per un po' qualche giorno fa e me lo descrive cosi':

"....hai presente quando scende la neve e fa molto freddo e tutto si blocca e tu volevi fare una cosa e non puoi farla e la devi rimandare? ecco: il silenzio del cuore e' cosi'...
oppure hai presente quando stai incollata alla finestra e gli occhi si incantano a guardare i fiocchi che scendono? ecco: quando sei in trappola nel silenzio del cuore resti li' incantata come il gioco delle statuine e non riesci a muoverti...pero' non senti piu' male da nessuna parte...
sai che pero' non mi e' piaciuto molto quel silenzio? e allora adesso sono qua!
...pero' non ci possiamo vedere oggi perche' nevica e io non posso uscire...ma non devi essere triste perche' ci rifaremo l'anno prossimo....vengo tutti i giorni...cosa dici... bella idea?"
Parla velocemente e la sua vocina e' squillante come non l'avevo mai sentita...e mi sembra di vederla con quel suo sorrisino furbo...rido e resto senza parole....ma in me nasce un senso di meraviglia e di mistero che tutto sommato, "causa neve" posso godermi con lentezza e tranquillita'...

.....massì.... ben venga la neve allora...e domani mattina un passo dopo l'altro mi immergero' nel freddo e nel bianco ...magari mi illumino di immenso e scopro di poter amare anche la neve....o magari mi congelo e basta... ;-)

alla prossima nevicata,
bb

domenica 20 dicembre 2009

E' tempo di yoga - Il mosaico del se' -

Questa volta per il tempo di yoga non utilizzo racconti o parole di altri ma vi porto a fare un viaggio nel mio giardino.

All'interno del giardino delle relazioni (vedi post precedenti) esiste un passaggio tra i cespugli che porta in un altro luogo...per entrare in questo angolo bisogna togliersi le scarpe e a piedi nudi camminare sul sentiero "ascoltando con i piedi" il terreno fatto di pietre colorate e ...dopo qualche passo mi troverete concentrata a lavorare per terra al "mio" mosaico...

Vi vedo,
mi alzo,
mi inchino
e tenendovi per mano vi mostro i mosaici di questo angolo...



Sono i mosaici che parlano di me.

Lavorare al proprio mosaico comporta molto tempo....direi tutta la vita...!!!

Lavorare al proprio mosaico significa premere il tasto pausa e, in compagnia di se' stessi, mettere un quadratino per volta .

Ogni pezzo ha un significato ed e' armonicamente legato a quello successivo...ci sono dei pezzi che ne attirano necessariamente altri...e' inevitabile...c'est la vie... ;-)

Alcuni pezzi devono essere tagliati, smussati per poterli inserire, altri invece sembrano proprio fatti apposta per quello spazio che da un po' era vuoto....

Per il mosaico del se' non si possono usare i metodi dei mosaicisti, seguendo un disegno predeterminato, perche' il proprio mosaico si costruisce giorno dopo giorno e non si sa esattamente che strade prendera'.
Si segue una direzione facendo un viaggio all'interno di noi stessi....anche se, ora mi sorge un dubbio: e se invece si seguisse un disegno? ...un disegno fatto con l'inchiostro invisibile?... ma questa forse e' un'altra storia e riguarda un argomento cosi' delicato e personale che lascio a voi la mano... :-)

...in ogni caso anno dopo anno, il mosaico del se' va avanti ed e' bello vedere come procede, come si sviluppa, come cresce....e' bello vedere che si cresce, ci si evolve, si cambia....con il passare del tempo, con le esperienze, con gli incontri ...e un pezzo dopo l'altro si lascia una traccia di se'.

Ora il nostro tempo e' terminato, vi accompagno alla soglia del cespuglio e vi lascio al vostro percorso e al vostro mosaico...io continuo a lavorare al mio....e chissa', magari un giorno verro' a vedere anche i vostri.

al prossimo tempo di yoga,

bb

lunedì 14 dicembre 2009

Metti il burro salato a tavola e...

Sulla scia un po' malinconica che mi fa compagnia in questi giorni mi ritrovo ancora una volta a scrivere a proposito della bellezza di certi incontri...ed al "mio" giardino delle relazioni che per una domenica pomeriggio si e' riempito di fiori colorati.

Invitati al brunch di Natale, organizzato dai nostri amici "decennali" Pietro e Danilo, ci ritroviamo a tavola in 14 e, come spesso accade, l'accordo nasce all'istante ...magari anche complice il fatto che tra noi c'era un accordatore di pianoforti....o forse perche' gli ingredienti erano sapientemente messi insieme dai due cuochi organizzatori.

...ed e' cosi' che e' passata una bella giornata fatta di molte risate, di hobbies al femminile, di discorsi anche seri, di saggi consigli all'insegna dell'unione nella coppia, di bottoni che appaiono e scompaiono, di discorsi tecnologici, di cucchiai di legno, di ipotetiche vacanze (o utopiche vacanze) e la scoperta del burro salato......una giornata di quelle da tenere in un posto speciale nel cuore...una giornata leggera ma che ha messo delle radici per un prossimo incontro...

E' bello poter assaporare anche di questi momenti...di queste fugaci ed intense alchimie che anche se ripetute non avranno mai lo stesso sapore....

......e tornando a casa in macchina mi lascio cullare dall'immagine di questi nuovi fiori e dall'affetto che mi lega a quei due cuochi davvero speciali per me...e penso al "caso" che ci ha fatto incontrare...ma questa e' un'altra storia...

vi lascio la ricetta ...non si sa mai... ;-)

Ricetta per un brunch di natale

Ingredienti:
14 amici: alcuni di vecchia data ed altri freschissimi,
2 cuochi eccezionali,
una "famiglia allargata musicale" ;-) ,
3 cucchiai di creativita' al femminile e.....
l'ingrediente segreto: il burro salato!

preparata la tavola...lasciare agire i partecipanti e ....


Al prossimo brunch,
bb


p.s. ...dimenticavo...a tavola c'era anche un po' di vino...ehm ehm...

domenica 13 dicembre 2009

E' Tempo di yoga - E poi qualcosa accade -


"È chiaro che non sempre le cose accadono come vorremmo che accadessero. Ci sono momenti in cui abbiamo la sensazione di cercare qualcosa che non è riservato a noi, bussando a porte che non si aprono, aspettando miracoli che non si manifestano.
E meno male che le cose vanno cosí: se tutto andasse come vogliamo noi, ben presto non avremmo piú argomenti per scrivere l’itinerario dei nostri giorni. Questo itinerario è fatto dei nostri sogni come alimento, ma della nostra lotta come energia. E come sempre accade ai guerrieri che utilizzano la loro energia nel Buon Combattimento, ci sono momenti in cui è meglio rilassarsi e credere che l’Universo continui a lavorare per noi segretamente, anche se noi non siamo in grado di comprenderlo.
Lasciamo, dunque, che l’Anima del Mondo compia la sua missione, e quando non possiamo aiutarla, il nostro modo migliore di collaborare è prestare attenzione alle cose semplici della vita – al tramonto del sole, alle persone che passano per la strada, alla lettura di un libro.
In molti casi, invece, il tempo continua a passare senza che accada nulla di eccezionale. Ma il vero guerriero della luce crede. Proprio come credono i bambini." (P.C.)
...ed infatti poi qualcosa accade... ;-)
al prossimo tempo di yoga,
bb

martedì 8 dicembre 2009

Il giardino delle relazioni

Qualche tempo fa scrivevo cosi':

"Mi passa per la mente un immagine….chiudo gli occhi e cerco di vederla meglio:

… una donna con un cappello di paglia se ne va in giro per strada con un cesto che contiene dei semi. Ci sono semi di fiori che durano un giorno, semi di piante molto rare e delicate, semi di piante che non hanno bisogno di molte cure, semi di alberi da frutto, semi di piante secolari…ogni seme e’ diverso dall’altro e sono tutti mescolati tra loro dentro al cesto.
Ogni volta che incontra un’altra persona gliene dona uno, senza dire nulla, semplicemente sorridendo …

Riapro gli occhi e penso agli incontri che ho ogni giorno sia a livello professionale che personale …e fantastico sui semi che ho donato e ricevuto fino ad ora…
…Penso alla rosa del piccolo principe …..e a quante volte io ho messo in terra il seme ed ho cercato di farlo diventare un albero in fretta, per la curiosita’ di vederlo… poi pero’, questo albero cresciuto cosi’ velocemente e’ risultato essere senza radici abbastanza solide ed e’ crollato al primo soffio di vento....... e cio’ che mi era sembrato il seme di una quercia era in realta’ il seme di un semplice fiore: bello da ammirare ma anche veloce ad appassire.
Altre volte il seme l’ho interrato con cura ma nulla e’ mai nato ed ho passato del tempo a chiedermi se questo fosse dipeso dal terreno, dall’acqua o dal seme stesso.
Accade pero’ anche che a volte il seme sembra gia’ portare in se’ una straordinaria bellezza ed allora lentamente, una goccia al giorno aspetto che cresca e mi godo momento per momento perche’ davanti a quei semi mi ricordo che non e’ il traguardo ma e’ il viaggio che racchiude in se’ la vera felicita’ …

…purtroppo o forse per fortuna non c’e’ nessuna ricetta vincente nel coltivare questi semi perche’ ognuno e’ unico ed irripetibile ed i semi “morti” o persi servono per poter accogliere i semi che aspettavano gia’. "


ed e' cosi' che e' nato IL MIO GIARDINO DELLE RELAZIONI, che curo e guardo come si cura un giardino zen...
Un giardino che si modifica con il passare del tempo, con aree piu' colorate e soleggiate ed altre piu' in ombra, con fioriture diverse a seconda delle stagioni... del cuore.
Ci sono piante che sono presenti da tanto tanto tempo e che mi riparano nei momenti di pioggia o mi regalano un po' di ombra quando fa troppo caldo, ci sono fiori dai colori vivacissimi che durano poco ma che riempiono di gioia il giardino quando fioriscono, ci sono piccoli arbusti che stanno crescendo, ci sono "apparizioni" di fiori rarissimi che passano, restano solo un momento e poi svaniscono....ma lasciano il loro segno per sempre nel terreno, ci sono i segni delle piante che si sono ammalate ed ho dovuto togliere dal terreno, ci sono piccoli cespugli che fanno fiori rosa e azzurri con un profumo delicato e leggero, ci sono piante che richiedono molta cura ed altre che resistono nel tempo ed alle intemperie senza acqua e che ...quando meno te lo aspetti ti regalano un fiore rosso e riescono a stupirti anno dopo anno...

E mi piace "perdere tempo" mentre passeggio tra voi perche' lo reputo tempo guadagnato, perche' cio' che ricevo da quei momenti e' molto di piu' di quello che "perdo".

Ed ora vi guardo,
vi sorrido,
vi vengo vicino,
vi dò una carezza speciale e diversa per ognuno,
vi verso dolcemente un pò di acqua............ e poi...........
lascio che il sole e il tempo facciano il loro lavoro...
io tornerò di tanto in tanto...

non dubitatene mai.

alla prossima passeggiata,
bb

lunedì 7 dicembre 2009

Psicomotricita'

Ecco l'aria che si respira in un incontro di psicomotricita' educativa... ...qualcuno lo definisce "caos organizzato"... ;-) al prossimo incontro, bb

domenica 6 dicembre 2009

E' Tempo di Yoga -Paura e desiderio -


"Il guerriero della luce contempla le due colonne che si trovano ai lati della porta che intende aprire. Una si chiama Paura, l’altra si chiama Desiderio.
Il guerriero guarda la colonna della Paura, dove c’è scritto: "entrerai in un mondo sconosciuto e pericoloso, dove tutto ciò che hai appreso fino ad ora non servirà a niente".
Il guerriero guarda la colonna del Desiderio, dove c’è scritto: "uscirai da un mondo conosciuto, dove sono conservate tutte le cose hai sempre desiderato e per le quali hai tanto lottato.”.
Il guerriero sorride, perché non c’è niente che lo spaventi e niente che lo imprigioni. Con la sicurezza di chi sa ciò che vuole, egli apre la porta." (P.C.)
al prossimo tempo di yoga,
bb

venerdì 4 dicembre 2009

L'effetto "Rinculo"



Si dice comunemente rinculo il movimento compiuto da un'arma nel momento in cui viene scagliato o esploso un proiettile.

...ecco, "il silenzio del cuore" , (il post precedente) mi ha causato un rinculo un po' piu' forte del previsto...e mi sono ritrovata a terra con un grosso punto di domanda davanti agli occhi
..........?.........

Le critiche (ma anche le polemiche) che mi sono state fatte mi hanno permesso di riflettere, ancora una volta, sull'utilizzo di un blog, o meglio su come io utilizzo il mio blog.

Quando racconto "spezzoni" del mio lavoro e della mia vita, lo faccio per condividere, per fermare degli attimi, per raccontare dei momenti che fanno la differenza, per far sorridere..... non lo faccio certo per apparire piu' bella (magari..), ne' piu' buona (assolutamente no...). Il mio narcisismo riesco a tenerlo a bada e me lo gestisco in altre situazioni
E' certo che mi piace "apparire" ma non utilizzo un altro al posto mio...non spengo la luce di un'altra persona per accendere la mia.

Il mio lavoro e' fatto di relazioni umane e questa è per me una grande ricchezza oltre che una grande fortuna.

Il mio lavoro mi permette di essere sempre ricca di spunti, di idee, di lampi di genialita', di momenti di dolore che mi regalano un motivo in piu' per sorridere, per affrontare le situazioni in maniera diversa, per avere altri punti di vista..............ed e' per questi motivi (e non solo) che da circa un anno ho deciso di scrivere su un blog , rendendo visibili virtualmente questi momenti.


E' come se facessi degli scatti con la macchina fotografica ...per avere un ricordo, di cio' che passa davanti ai miei occhi, al mio cuore....per poterlo riguardare di tanto in tanto, e per poterlo mostrare a chi passa davanti al mio specchio....a chi passa davanti a me.

Il blog e' per me un luogo, uno specchio, davanti al quale mi fermo e lascio traccia ...lascio la MIA traccia e metto in conto che non debba piacere a tutti, dunque ben vengano le critiche costruttive ma se dovessero arrivare anche le polemiche...beh quelle le soffiero' come soffio le bolle di sapone. ;-)

....a me piace scrivere allo specchio.... ;-)

alla prossima volta,
bb

lunedì 30 novembre 2009

Il silenzio del cuore



Conversazione tra A (7 anni) e B (36 anni):

A. "Che rumore fa il cuore quando uno muore?"

B. "Resta in silenzio"

A. "Io sono stanca di andare all'ospedale....vorrei ascoltare il silenzio del cuore in santa pace"

B. ".....................................

....tutto questo succedeva circa un mese fa...ed oggi arriva la notizia: "A. e' in terapia intensiva....e' molto grave..........."

...e io mi ritrovo di colpo catapultata nel paese del silenzio, di quel silenzio che ti lascia senza parole...in attesa.

...vorrei non terminare nel mio solito modo...ma purtroppo so che ci sara' una prossima volta...

alla prossima volta,
bb

domenica 29 novembre 2009

E' Tempo diyoga - Alleanze ed alleati -

"...Unisciti a tutti coloro che provano, rischiano, cadono, si feriscono e rischiano di nuovo. Allontanati da quelli che affermano le verità, criticano chi non la pensa come loro, non hanno mai fatto un passo senza essere sicuri che per questo sarebbero stati rispettati, e preferiscono la comodità delle certezze alle tensioni dei dubbi.
Unisciti a coloro che sono flessibili e capiscono i segnali del cammino. Sono persone che non esitano a cambiare rotta quando scoprono una barriera insormontabile, o quando scorgono una opportunità migliore. Possiedono la qualità dell’acqua: aggirare le rocce, adattarsi al corso del fiume, a volte trasformarsi in lago, fino a colmare la depressione, per poi proseguire il cammino, perché l’acqua non dimentica che il suo destino è il mare, e prima o poi vi giungerà.

Unisciti a coloro che cantano, raccontano storie, si godono la vita e hanno la gioia negli occhi. Perché la gioia è contagiosa, e riesce sempre a impedire che gli uomini si lascino paralizzare dalla depressione, dalla solitudine e dalle difficoltà.

Unisciti a chi procede a testa alta, anche se ha gli occhi pieni di lacrime. Allontanati da chi procede a testa alta perché non ha mai pianto, non si è mai guardato intorno.

Un vero guerriero della luce non confonde l’arroganza con l’autorità, la gioia con la superficialità, la persistenza con l’impazienza. Egli ha i suoi dubbi, a volte si sente oppresso dalla solitudine, ma sa che c’è tanta gente che la pensa come lui, ed è solo questione di tempo, alla fine troverà i suoi veri alleati." (P.C.)
Dicono che chi non condivide con gli altri la gioia delle proprie scelte non conoscerà mai le proprie qualità e i propri difetti.

E' importante avere degli alleati sul proprio cammino, perche' si puo' capire meglio, si puo' cambiare idea, perche' ciascuno ha qualcosa di diverso da insegnare: ed è la somma di queste diversità che noi chiamiamo “saggezza”.
....ai miei alleati di questa ultima settimana, alleati a volte inconsapevoli, per me fondamentali, che hanno pronunciato la parola giusta al momento giusto...

Al prossimo tempo di yoga,
bb

martedì 24 novembre 2009

Questo e' un regalo per te

Si avvicina il Natale e si comincia a pensare "cosa posso regalare?".......e a me viene un po' di tristezza...e mi perdo nei pensieri....

....e penso al significato del regalo come ad un simbolo,

penso a quanto e' bello fare/ricevere dei regali al di fuori delle ricorrenze obbligatorie ...(ma che poi...obbligate da chi???),

penso a quanto e' bello fare/ricevere semplici regali....

...semplici regali che dietro la loro semplicita' nascondono un dono ancora piu' grande: un'attenzione nei confronti dell'altro....

E' quell'ATTENZIONE che fa la differenza , che ci fa sentire pensati, coccolati, capiti, rassicurati, amati ....

Semplici regali come una caramella, un fiore, un disegno....come questo semplice schizzo fatto con il carboncino, con 4 linee dritte, 1 curva ed una sagoma...

e virtualmente lo regalo a te

a te che ti fermi a leggere cio' che scrivo e mi dedichi un momento della tua giornata....

...vorrei poterti regalare un po' di quiete, un po' di calma, un po' di serenita'....

....Soffio sul disegno e un po' di polvere di calma vola a te :-)

Grazie!

Al prossimo regalo,
bb

domenica 22 novembre 2009

E' Tempo di Yoga - Scelgo di... -


"Scelgo di prendere del tempo per me sul cammino della mia vita, mi fermo qualche istante...

Ascolto ciò che si combatte

ciò che vive in me

le mie emozioni nascoste

le mie paure segrete

le mie disperazioni infiammate

i miei desideri torrenziali

le mie voglie piene

le mie ire tempestose

io lascio che mi si mostrino tutte queste possibilità..

dolci e fragili

violente e forti

amate o maltrattate

io le accetto e le riconosco

ascolto quello che hanno da dirmi

da dove vengono

a chi sono rivolte

Io mi prendo il tempo necessario per questo ascolto

Può essere che un avvenimento del mio passato risorgerà

può essere che un legame si formerà

può essere che un incontro prenderà tutto il suo senso

può essere che io capisca come io riproduca delle situazioni simili e qualche volta dolorose

può essere che vada a scoprire una ricchezza nuova in me camuffata, rifiutato schermo delle mie paure o dei miei rifiuti

può essere che vado semplicemente ad imparare a mettermi all'ascolto di me

Si, io scelgo di prendere del tempo per me ed incontro me stesso..."

Jacques Salomè


Al prossimo tempo di yoga,

bb

sabato 21 novembre 2009

Quando i nodi arrivano al pettine...


Tutti i nodi arrivano al pettine.....si dice cosi, giusto?

Gia'...... e quando un nodo arriva al pettine cosa succede?

Si sente un po' male ...ed il male e' proporzionale alle dimensioni ed al tempo che il nodo ha avuto per nascondersi e continuare a lavorare nell'ombra ...


Penso al nodo che lunedi' nella riunione sara' visibile agli occhi di tutti ....


Utilizzo la teoria dei cappelli e creo la mappa per scegliere la decisione migliore, non c'e' nulla da fare...la soluzione per me e' proprio quella di tagliare il nodo...ci sono nodi che si possono sciogliere ma ci sono nodi che potrebbero rompere il pettine e allora e' meglio tagliarli....questo atto comportera' delle conseguenze...alcune posso gia' immaginarle ma altre ...saranno una sorpresa, alla quale e' impossibile prepararsi.


Il nodo di cui parlo e' da anni che lavora di nascosto, nell'ombra, abilissimo nelle strategie e tattiche “di guerra”, con una fantastica dialettica tanto da incantare anche chi dovrebbe fermarlo.


...”io taglio il nodo”...non significa che “taglio la corda”, al contrario significa che mi assumo tutte le responsabilita' di questo taglio e sono pronta a pagarne il prezzo.

Non sono fatta per cio' che non e' trasparente, non sono fatta per fare gli sgambetti, io sono per la chiarezza professionale, per la correttezza professionale....perche' in questo caso la personalita' ed il carattere non c'entrano proprio....

Frequentiamo corsi di etica, utilizziamo belle parole, aiutiamo l'altro in difficolta' e poi ...forse parlare di meno ed agire veramente nel quotidiano in maniera etica e corretta non sarebbe male....certo e' piu' difficile.

ed allora cerco di trovare l'energia, la calma interiore, quella “particolare” concentrazione, respiro, chiudo gli occhi e.......e lunedi' arrivera' e anche le mie parole arriveranno: poche, precise, rapide, forti, in un certo senso .....”marziali”! ;-)

Resta l'amarezza, la delusione in un progetto in cui ho creduto e credo ma che non e' realizzabile nel luogo in cui sono e con le condizioni attuali.

Ci saranno tempi migliori...io intanto proseguo su un'altra via...piu' chiara, accanto alla quale scorre un fiume di montagna con l'acqua trasparente...sì, lo preferisco, anche se in salita.

....e concludo con le parole di Fabrizio:


“Ad ognuno
si apre una via, più vie ed una via
E l'anima nobile va per quella che sale
e l'anima bassa brancola in quella che scende
E nel mezzo, sui pianori nebbiosi
le altre vanno e vengono alla deriva
Ma ad ognuno si apre
una via alta e una bassa
Ed ognuno decide
dove andare
(Jonh Oxenam) “


Alla prossima volta,

bb



P.s. ....Quasi quasi vado dalla parrucchiera e mi taglio i capelli.....;-)


martedì 17 novembre 2009

Conversazioni di creta





Conversazioni di creta ... ovvero parole ed emozioni in liberta' manipolando sculture di creta.

Protagonisti: A. (8 anni) e B. (36 anni)

A.: "Io proprio non capisco perche' hanno inventato le regole ..."

B.: "Gia'...eppure le regole sono molto importanti, sono quelle che ti permettono di crescere e diventare grande"

A: "Ma io non voglio diventare grande! Io voglio restare piccolo....se divento grande , poi mi dimentico di quando ero bambino"

B.: "Non sono d'accordo, se vuoi puoi diventare un "grande" senza dimenticarti di essere stato bambino, basta conoscere il segreto...."

A.:"Il segreto? E io lo posso sapere? ."

B.: " Certo che si'! Il segreto e' nascosto in un angolo del tuo cuore...e' un angolino che si trova proprio al centro, nascosto e protetto. Li' puoi mettere l'immagine di te da bambino, quella che vuoi, quella che preferisci. Quando hai fatto questo puoi iniziare a diventare grande. Quell'angolino del tuo cuore sara' sempre li' protetto da tutti i temporali che passeranno, e tu non ti dimenticherai mai di essere stato bambino"

A. "Vabbe' allora cresco... se me lo dici tu mi fido..."

...................................

A. resta in silenzio e continua concentrato a lavorare la creta.... dopo un po' mi chiede di accendere la radio e.... c'e' la canzone di Elisa "Ti vorrei sollevare" e vedo che la ascolta attentamente...poi mi guarda si illumina in viso e mi dice: "Ti ho beccato! Ho scoperto il tuo segreto....l'hai scritta tu questa canzone!!!"

............!!!

B.: " No, non l'ho scritta io, ma le parole sono molto belle..."

A.: "eh certo sono come le parole che mi dici tu.....anche io da grande faro' il MOSTRICISTA e diro' queste belle parole..."

B.: "Cosa farai da grande????"

A.: "Il MOSTRICISTA...come te! "

....Che dire..... Barbara Boschi, professione?.......MOSTRICISTA!

MI PIACE ;-)

.......................................................

"Ti vorrei sollevare
Ti vorrei consolare
e viaggiare su ali di carta con te
sapere inventare
sentire il vento che soffia
e non nasconderci se ci fa spostare
quando persi sotto tante stelle
ci chiediamo cosa siamo venuti a fare "


Alla prossima conversazione con o senza creta,
bb

domenica 15 novembre 2009

E' tempo di Yoga - il sacrificio -

....Maestro e allievo:
" Sono pronto ad abbandonare tutto. Ti prego, accettami come discepolo"
Dopo qualche minuto di silenzio, il maestro risponde:
"Come sceglie, un uomo, il proprio cammino?"
L'allievo risponde subito e prontamente:

"In base al sacrificio. Un cammino che richiede sacrificio è un cammino autentico."
Il maestro urtò contro un ripiano.

Un vaso rarissimo cadde, e il giovane si lanciò a terra per afferrarlo. Finí a terra malamente e si ruppe il braccio, ma riuscí a salvare il vaso.
"Cos' è il sacrificio piú grande? Vedere il vaso andare in frantumi, o rompersi il braccio per salvarlo?" ...chiese il maestro

"Non lo so." risponde l'allievo deluso e dolorante.

"Allora non tentare di orientare la tua vita in base al sacrificio. Il cammino viene scelto in base alla nostra capacità di impegnarci per ogni passo che facciamo mentre lo percorriamo."( P. C.)
....Jorge avrebbe riso e approvato questa storiella... ;-)

Al prossimo tempo di yoga,
bb

martedì 10 novembre 2009

Il coraggio, la forza e la dolcezza (parte seconda)


E sull'onda dell'entusiasmo continuo a riflettere allo specchio degli altri che si specchiano alle mie riflessioni...lo so, lo so, sembra un gioco di parole, qualcosa di un po' contorto...eppure per me e' cosi'... ;-)

L'amore per il proprio lavoro ma soprattutto la convinzione di avere fatto la scelta giusta credo che siano una grande fortuna da non sottovalutare, un'occasione da sfruttare fino all'ultima goccia di energia che in questo momento per me e' davvero forte.

Il linguaggio non verbale e' sempre stato per me un linguaggio decisamente piu' immediato rispetto alle parole e da 12 anni a questa parte e' il mio linguaggio principale all'interno delle sedute di terapia con alcuni bambini.
Anni di relazioni terapeutiche fatte di gesti, di movimenti, di allontanamenti ed avvicinamenti nello spazio, sono stati anni di grande insegnamento per me ...un linguaggio che va molto piu' in profondita' di tante parole.
E per tutto questo e per questi primi passi con gli adulti devo proprio ringraziare i miei "maestri di Via": loro, i miei bambini, che non parlano o meglio, che utilizzano un canale diverso per comunicare, che mi hanno permesso di sperimentare l'utilizzo di questa lingua e di diventarne interprete... (avro' trovato il senso di aver fatto il liceo linguistico?) che mi hanno insegnato la spontaneita', la purezza, la trasparenza, cosi' semplice ed immediata per loro ma non per noi adulti che ci ritroviamo incastrati nei nostri corpi, con i nostri tabu', con i nostri pregiudizi, con i nostri preconcetti, con i nostri ragionamenti logici e razionali dietro ai quali ci nascondiamo per proteggerci perche' la paura di essere vulnerabili, fragili, di essere visti cosi' come siamo, un po' paralizza...come se questa fosse una grande malattia....e cosi' blocchiamo lentamente gli abbracci, i gesti spontanei di affetto, i movimenti del corpo e poi lentamente inibiamo anche le parole e via cosi' ........e diventiamo adulti....
Non voglio certo, con queste parole, fare l'elogio di tutti quei Peter pan e di quelle Trilly che volano nel cielo della mia quotidianita', ma cerco una via di mezzo...perche' sono certa che esista.
Io credo nella via di mezzo e nell'equilibrio.


Purtroppo non riesco ancora (e forse non riusciro' mai) a descrivere cio' che succede durante una lezione o un seminario.... il tono, il ritmo, la concatenazione dei movimenti, delle parole, lo stato d'animo degli allievi.....
E' proprio cio' che non riesco a descrivere che contribuisce al clima creatore di tutto questo mio entusiasmo. E anche questo un senso avra'.


"Insegnare attraverso l'entusiasmo interiore" credo che sia questo quello che sto facendo e credo sia esattamente su una strada diversa dall'insegnare in modo preconcetto e metodico ...
"la tecnica serve ed e' la base dalla quale ti dovrai staccare per sentire veramente cio' che sei e per poter essere in grado di dare agli altri in maniera autentica ed irripetibile " cosi' mi diceva sempre la cara Borgogno nel tirocinio con i bambini...ed ora io applico la stessa frase a questo nuovo percorso con gli adulti....

Proseguo nel mio cammino con coraggio, forza e dolcezza.
E' il mio cammino, con tutte le incrinature e le imperfezioni che mi appartengono, con le salite, le discese e i momenti di pausa.
Non ho ancora ben chiaro dove questo cammino mi stia portando ma la fiducia in un itinerario personale mi rende disponibile, aperta e speranzosa.

alla prossima emozione, al prossimo passo su questa strada,
bb

p.s. oltre ai miei bambini ringrazio anche quei "grandi" che mi permettono di giocare al gioco dell' "insegnante degli adulti". ;-) ............grazie di cuore a voi che avete occhi di bimbi e vi fidate di me, vi prometto di fare meno errori possibili. .........e da brava adulta anche io inibisco il gesto di nominarvi pubblicamente.... ;-)

Il coraggio, la forza e la dolcezza ( prima parte )

Con coraggio, forza e dolcezza...

La giornata comincia con una bella nebbia novembrina,
di quelle nebbie che fanno rallentare i movimenti,
di quelle che aiutano ad entrare dentro di se',
di quelle che ci regalano del tempo,
di quelle che volentieri si passano sotto la coperta con una tazza di te',
di quelle che servono di tanto in tanto per ascoltarsi....
per guardarsi allo specchio...

Ed e' cosi' che dal mio "angolo nebbioso" osservo i partecipanti arrivare ed iniziare a prendere posto nella sala, il loro tono di voce e' alto, il tono muscolare teso, i movimenti veloci ed il respiro corto... tutto normale direi... ;-) e' cosi' che si vive oggi.

Guardo le loro facce, come guardano loro la mia ...cosa si aspettano da me? .....

"Quando sei pronta iniziamo!" vengo svegliata dai miei pensieri da questa frase pronunciata in maniera energica e carica di sorriso ....gia'.... ma quando mai saro' pronta io ? ! ?

Ascolto l'insicurezza che trionfa in me e pronuncio la frase fatidica dell'inizio con coraggio, forza e dolcezza... ;-)
Ancora una volta resto stupita dalla magia che si svela davanti ai miei occhi ...io sono una semplice regista, muovo i fili ed il resto viene da se' perche' le vere protagoniste sono loro... con i loro corpi, i movimenti, le parole e la fiducia nelle dinamiche di gruppo...
Mi tornano alla mente le parole di chi mi ha incoraggiato in questa nuova avventura... "vedrai che alla fine ti piacera' molto lavorare con gli adulti...al punto che penserai di continuare..." Aveva ragione...sono belli questi adulti ! ...e ci sto prendendo gusto! ;-)
............................................................

"Pensa e te stesso come ad un'albero con radici abbastanza solide per poter essere ancorato a terra, e con una chioma leggera che puo' ondeggiare al vento...piegandosi senza spezzarsi...Pensa a te stesso come ad un essere che vive con coraggio in equilibrio tra solidità e flessibilità, tra forza e dolcezza..."

....ed e' cosi' che termino con voi, con il fermo immagine di alberi viventi silenziosi, che ondeggiano con movimenti armonici....tono della voce caldo, tono muscolare rilassato....che cambiamento rispetto all'inizio!

E sull'onda della commozione, gratificazione e dell'entusiasmo saluto il "bosco di alberi" davanti a me e scivolo di nuovo nella nebbia verso casa....


In tutto questo scrivere l'ultimo cd di Sergio Cammariere fa da colonna sonora...perfettamente in armonia con tutto il coraggio, la forza e la dolcezza di cui sopra... ;-)

al prossimo corso...ai prossimi adulti,
bb

domenica 8 novembre 2009

E' tempo di yoga - la salita rischiosa -


"......... Durante una tempesta, il pellegrino arriva in un ostello e il padrone gli domanda dove stia andando.
"Vado sulle montagne" risponde lui.
"Rinuncia" gli dice il padrone " È una salita rischiosa, e il tempo è cattivo"
"Invece andrò" risponde il pellegrino "Se il mio cuore è arrivato lassú per primo, sarà facile seguirlo con il mio corpo". ........." (P. C.)


Il tempo passa con le sue salite e io ancora le mie non le ho finite.
C'e' da VIVERE e vivendo vi parlo di me.

Al prossimo tempo di yoga,
bb

venerdì 6 novembre 2009

E' tempo di cappello - Rosso -


...ed oggi si parla di cappello rosso....

Nel pensare con il cappello rosso entrano in gioco le emozioni, i presentimenti, le intuizioni, le impressioni...e' l'opposto dell'informazione neutra ed oggettiva. Non c'e' bisogno di spiegare motivi o ragioni.

Con il cappello rosso non occorre mai giustificarsi, si puo' recitare la parte del pensatore emotivo che agisce in maniera istintiva e non procede seguendo la logica razionale....
Ma come?! un bravo pensatore non si puo' far influenzare dalle emotività, deve essere freddo, obiettivo...

In realta', una scelta, una decisione e', dopo tutto, una questione emotiva. Se si impedisce alle emozioni di uscire esse rimarranno nascoste nello sfondo del pensiero agendo comunque un'influenza sulla decisione.

Lo scopo del cappello rosso e' quello di riconoscere il ruolo dei sentimenti e dargli uno spazio preciso.


Al prossimo tempo di cappello,
bb

mercoledì 4 novembre 2009

Ma che fine ha fatto il piccolo principe?


"Ma che fine ha fatto il piccolo principe?"

Finalmente decido che e' arrivato il momento, mi arrendo e rispondo a questa domanda che mi e' stata fatta piu' volte e da diverse persone.

"Perche' non scrivi piu' del tuo piccolo principe?"

La domanda si riferisce ai racconti scritti qualche tempo fa di un piccolo principe speciale con il quale ho avuto l'occasione di giocare per un po' di tempo....

"Quel" piccolo principe e' partito per un viaggio nel quale io non posso accompagnarlo e non ha piu' bisogno del mio aiuto, ma ogni tanto mi scrive per raccontarmi le cose che ha imparato a fare e per accertarsi che io non mi sia dimenticata di lui.

Mi scrive anche per chiedermi se soffio ancora le bolle colorate, se utilizzo ancora il naso da clown per far sorridere anche i bambini piu' tristi, se faccio ancora colorare con le mani e con i piedi, se faccio ancora le capriole e i tuffi sul materasso, se tengo ancora le mani sul cuore dei bambini.... ma soprattutto se sono ancora in grado di riconoscere " i piccoli principi " che chiedono aiuto e se riesco a sentire la loro voce ....perche' il mondo e' pieno di sordi!

"Caro piccolo principe, mantengo la mia promessa e tengo "le antenne alzate" e gli occhi aperti.
Si' , ne sono passati ancora di piccoli principi per la mia stanza, e soffio ancora le bolle colorate, ed uso ancora il naso da clown....e festeggio a modo mio il giorno della tua partenza."


Ai prossimi piccoli principi,
bb

.......Chissa' cosa mi direbbe se sapesse che adesso nella nostra stanza c'e anche una piscina di palline colorate?... ;-)

domenica 1 novembre 2009

E' tempo di Yoga - il desiderio -

Chi osa avere un progetto di vita, chi osa abbandonare tutto per vivere la propria Leggenda Personale, finirà per realizzarlo.
L’importante è mantenere l’ardore nel cuore, e avere la stoffa per superare i momenti difficili.
Ricordate: il desiderio che sta nella nostra anima non viene dal nulla.

Qualcuno deve avercelo messo. E questo Qualcuno, che è puro amore e desidera soltanto la nostra felicità, lo ha fatto unicamente perché ci ha dato, insieme con il desiderio, gli strumenti per realizzarlo. ( P. C. )
Al prossimo tempo di yoga,
bb

sabato 31 ottobre 2009

Dal mio balcone...


Affacciata al mio balcone guardo in basso e vedo scorrere come in un film le immagini....
Se mi chiedessero di dare un titolo a questo film credo sarebbe: "Le dinamiche della vita: scelte, responsabilita',conseguenze e conflitti inevitabili"
Quel film non e' il mio, o per essere piu' precisi non sono io la protagonista.
Posso guardarlo, posso magari di tanto in tanto scendere giu', recitare una parte per poi tornare sul mio balcone, posso suggerire un cambio di scena ma non sono io che devo agire i cambiamenti in prima persona.
Stare sul balcone non significa non prendere parte, vuol dire vedere le cose da una diversa posizione, pensare alla strategia migliore, osservare cose che se si e' in basso non si riescono a vedere.

E da quassu' si riesce a vedere perfettamente che ad ogni spostamento di una pedina sulla scacchiera corrisponde una conseguenza, una risposta che a volte prende il nome di conflitto.
Si riesce anche a riflettere sul fatto che alcune pedine hanno una capacita' maggiore rispetto ad altre nel far perdere l'equilibrio interno alla scacchiera ....

Tutto questo mi riporta ai miei studi ed all'approccio sistemico relazionale che utilizzo nella mia professione...ma per quanto dal balcone io possa prendere distanza, una parte su quella scacchiera io ce l'ho ...ed e' difficile capire quale possa essere la strategia migliore perche' i protagonisti non si facciano troppo male...e soprattutto perche' la scacchiera non si rompa.

alla prossima mossa,
bb

giovedì 29 ottobre 2009

E' tempo di cappello - Bianco -


E come dice la mia amica O. : " ECCOCI QUA "... ancora una volta a parlare di cappelli per pensare.
Oggi e' il turno del cappello bianco.
Prendete in mano il vostro cappello bianco per pensare ed indossandolo iniziate a recitare la parte:

Il cappello bianco e' il cappello delle informazioni da raccogliere, e' imparziale e obiettivo.
Recitare questa parte significare puntare esclusivamente ai fatti e questo richiede una certa abilita', significa imparare a separare i fatti dalle interpretazioni. Non e' concesso introdurre una propria opinione.

Il pensatore con il cappello bianco e' neutro.

Al prossimo cappello,
bb


P.S.

Per il pensiero comune all'idea va data forma a suon di "martellate argomentative".

Per il pensiero creativo l'idea e' un germoglio da far crescere finche' non si sviluppa in una certa forma.

.............................................. :-) ................................... :-) ...................................................................

martedì 27 ottobre 2009

"Qui si puo' usare il nero"


Il colore Nero...ovvero: "chiacchiere e mandala tra R.(5 anni) e B.(36 anni)"

R.: "Posso colorare un mandala tutto di nero?"

B.: "Ma certo che puoi! Come mai mi chiedi il permesso per usare un colore?"

R.: "La mia maestra dice che non dobbiamo usare il nero perchè è un brutto colore e i bambini non devono usare il nero...dice che vuole avere solo disegni dai colori belli."

B: "Ah...capisco..."

R: "Io invece non capisco ...e penso al povero nero che nessuno lo vuole....ma per fortuna che ci sei tu che me lo fai usare"

B: " :-) Io penso che il nero sia importante e necessario tanto quanto gli altri colori: se non ci fosse il nero come potremmo disegnare il buio?"

R: "si' e se non ci fosse il nero come potremmo fare le righe della zebra?"

B: "Giusto,il nero serve anche per fare i contorni delle figure...ti ricordi?"

R: " e per fare le ombre sul muro...e anche per le magliette dei calciatori "

B: "puoi provare a dire alla tua maestra a cosa serve il nero...magari cambia idea "

.........

R: "...io ho fatto tutto nero per dire che sono triste...Lo appendi lo stesso il mio disegno? "

B: " Lo appendo subito e proprio qui vicino a me cosi' la tua tristezza mi fa compagnia... il nero serve anche per esprimere le emozioni e questa e' una cosa molto molto importante...se non ci fosse stato il nero come avresti potuto colorare la tua tristezza?"

R: " Io adesso pero' non sono piu' triste ma tu tienilo lo stesso il disegno cosi' se qualche altro bambino e' triste sa che qui puo' usare il nero"

............

Alla prossima volta,
bb

domenica 25 ottobre 2009

E' Tempo di Yoga - L'andatura-


Molto tempo fa, nella Cina dei T'ang, un monaco anziano andava in pellegrinaggio al monte Wu-t'ai. Vecchio e debole com'era, andava per la lunga strada polverosa da solo, lentamente, chiedendo l'elemosina lungo la via.

Dopo molti interminabili mesi di cammino, un bel mattino, guardando in alto, vide in lontananza la maestosa montagna. Vicino al bordo della strada c'era una vecchia che lavorava il campo. «Per favore - le chiese - dimmi quanto manca per arrivare al monte Wu-t'ai».

La donna lo guardò appena, emise un suono gutturale e si rimise a zappare. Il monaco ripetè la domanda una seconda e una terza volta, ma sempre senza risposta. Pensando che fosse sorda, decise di tirar dritto. Ma dopo aver fatto alcune dozzine di passi, udì la voce della vecchia: «Ancora due giorni. Ti ci vorranno ancora due giorni».

Piuttosto infastidito, il monaco rispose: «Pensavo che fossi sorda. Perché non hai risposto prima alla mia domanda?». E la vecchia: «Mi hai fatto la domanda mentre eri fermo. Per risponderti dovevo vedere quale fosse la tua andatura!».

Al prossimo tempo di yoga,
bb

venerdì 23 ottobre 2009

E' tempo di cappello - Introduzione -


Qualche giorno fa mi e' stato chiesto di scrivere un articolo sul pensiero creativo del bambino...
Inizio a pensare a come impostare l'articolo, a chi e' rivolto e mentre penso a questo mi viene in mente Edward De Bono ed il suo metodo dei sei cappelli per pensare...

Difficilmente applicabile al pensiero del bambino ma molto utile per gli adulti...ed allora.....
perche' non creare anche "E' tempo di cappelli" ...? ;-)

Edward De Bono e' uno dei piu' importanti studiosi del pensiero creativo, e' il creatore del termine "pensiero laterale".

Il metodo dei sei cappelli per pensare consiste nell'immaginare di indossare, di volta in volta,sei cappelli, ognuno dei quali ha un colore diverso ed un diverso scopo.

In questo modo
- si definisce la parte da recitare prendendo una strada di pensiero diversa dal solito senza che il nostro Io si senta in pericolo per questo motivo,
- si dirige l'attenzione verso un'unico punto,
- si cambia atteggiamento.

"La maggiore difficoltà che si incontra nel pensare è la confusione. Cerchiamo di fare troppe cose alla volta. Emozioni, informazioni, logica, aspettative e creatività si affollano in noi. È come fare il giocoliere con troppe palle."
(E.De Bono)

"Il sistema dei sei cappelli è progettato per far passare il pensiero dal normale metodo dialettico al metodo di mappatura. Il pensiero diventa così un processo a due fasi. La prima fase è l'esecuzione della mappa. la seconda è la scelta del percorso sulla mappa. Se la mappa è fatta bene, il percorso migliore risulterà spesso di immediata evidenza.
" (E.De Bono)


per oggi mi fermo qui, al prossimo tempo di cappello,

bb

domenica 18 ottobre 2009

E' tempo di Yoga - Il bersaglio -



Il bersaglio
"Il bersaglio è l’obiettivo da raggiungere.
Lo hai scelto tu. In questo risiede la bellezza del cammino: non potrai mai addurre la scusa che l’avversario era piú forte. Perché sei tu che hai scelto il bersaglio, e che ne sei responsabile.
Se guarderai al bersaglio come a un nemico, potrai anche cogliere nel segno, ma non riuscirai a migliorare niente di te stesso. Passerai la vita tentando di mettere una freccia nel centro di un pezzo di carta o di legno, il che è assolutamente inutile. E quando ti troverai con altre persone, vivrai reclamando che non fai niente di interessante.
Perciò, devi scegliere il tuo obiettivo, dare il meglio di te stesso per raggiungerlo, guardandolo con rispetto e dignità: devi sapere ciò che esso significa, quanto sforzo, quanto allenamento, quanta intuizione ti è costato.
Nel guardare il bersaglio, concentrati non solo su di esso, ma su tutto ciò che accade intorno a te: perché la freccia, una volta scoccata, troverà alcuni fattori sui quali tu non fai conto, come il vento, il peso, la distanza.
L’obiettivo esiste solo nella misura in cui un uomo è capace di sognare di raggiungerlo. Ciò che giustifica la sua esistenza è il desiderio – altrimenti sarebbe una cosa morta, un sogno remoto, un delirio.
Quindi, cosí come l’intenzione ricerca il suo obiettivo, anche l’obiettivo ricerca l’intenzione dell’uomo, perché è essa che dà senso alla tua esistenza: non è piú soltanto un’idea, ma il centro del mondo di un arciere." (P.C.)
Al prossimo tempo di yoga,
bb

giovedì 15 ottobre 2009

Negative Capability


Qualche giorno fa, in risposta ad uno mio stato di facebook sui dubbi e sulla notte che porta sconsiglio, ho ricevuto una mail che riportava una lunga lettera in inglese che parlava della "negative capability".

Nonostante abbia fatto il liceo linguistico ho avuto qualche difficolta' a tradurre alcuni pezzi e mi ci e' voluto qualche giorno per riuscire a capire meglio e a ritrovarmici in pieno in cio' che leggevo...

"Keats credeva che i grandi uomini avevano l'abilità di accettare il fatto che non ogni cosa potesse essere risolta - essendo in grado di mantenere un atteggiamento negativo su qualcosa.
Keats era un romantico e credeva che la verità non risiedesse nella scienza o nel ragionamento filosofico, ma nell'arte.
Nell'arte lo scopo non è, come nella scienza, risolvere problemi, ma piuttosto esplorarli.
Di lì, l'accettare che possa non esserci una soluzione a problemi pressanti ....è importante per gli artisti." ...cosi' sintetizza Wikipedia...

Ultimamente succede che se esprimo il mio sentimento di essere nell'incertezza, nel dubbio o in difficolta', la maggior parte delle persone che ho attorno mi risponde rassicurandomi subito, quasi stupita che io possa essere in una situazione di difficolta' (e questo forse fa gia' riflettere...).
Ricevo quindi belle parole che nutrono il cuore nella zona dedicata al senso di fiducia, all'autostima e che nutrono anche quella parte narcisa che e' in me.

Tutto questo va bene, e li ringrazio, e anche molto ma...mi serve qualcos'altro questa volta...ed ecco che, puntuale come sempre, arriva la mail che mi incuriosisce ed inizio a leggere ...

Accettare momenti di indeterminatezza, di perdita di certezze, essere vulnerabili al dubbio, cogliere la potenzialita' in questo stato di sospensione...perche' fuggire dunque da tutto questo?

..ed allora lascio che gli eventi seguano il loro corso, resto in vigile attesa e in compagnia dei dubbi, aspettando che si riveli in pieno la potenzialita' creativa di questo momento.

....potrei dire che: "Creativamente vado avanti aspettando" ;-)

Alla prossima incertezza,
bb

domenica 11 ottobre 2009

E' tempo di Yoga - La freccia -


La freccia
"La freccia è la tua intenzione. È ciò che unisce la forza dell’arco al centro del bersaglio.
L’intenzione dell’essere umano deve essere cristallina, retta, ben equilibrata.
Una volta partita, non tornerà indietro, dunque è meglio interrompere un processo – perché i movimenti che ti hanno portato fin lí non erano precisi e corretti – piuttosto che agire in qualsiasi modo, solo perché l’arco era stato già teso e il bersaglio stava aspettando.
Ma non mancare mai di manifestare la tua intenzione se l’unica cosa che ti paralizza è la paura di errare. Se avrai fatto i movimenti corretti, apri la mano e libera la corda, compi i passi necessari e affronta le tue sfide. Anche se non raggiungerai il bersaglio, la prossima volta saprai correggere la mira.
Se non rischierai, non saprai mai quali erano i cambiamenti necessari. (P.C.)
Al prossimo tempo di Yoga con...il bersaglio!
bb

martedì 6 ottobre 2009

La pozione magica dell'illogica allegria


...dunque, dunque, dunque....cosa serviva? uhm...avrei dovuto scriverlo!
...vediamo un po'...dovrei farcela comunque...
tre palline da giocoliere,
un po' di movimento,
l'espressione unica ed inimitabile del mio "grande saggio compagno di giochi",
una calamita,
bolle di sapone,
una piuma bianca,
la musica di sciubidubisciubidubidabaduba,
e poi...ah gia' manca solo l' ingrediente segreto!
.... che chiameremo... "soloB" ;-) ;-) ;-)

copro il tutto con un telo giallo e viola e....
....la notte fara' il suo dovere ...
...e domani sara' pronta!
...perche' domani ce ne sara' molto molto bisogno!

alla prossima pozione piu' o meno illogica,
bb

domenica 4 ottobre 2009

E' tempo di Yoga - L'arco -


L ’arco
" L’arco è la vita: da esso proviene tutta l’energia.
La freccia un giorno partirà. Il bersaglio è lontano.
Ma la tua vita rimarrà sempre con te, e bisogna saperla curare.
Ha bisogno di alcuni periodi di inattività – un arco che sta sempre in tensione perde la sua potenza. Dunque, accetta il riposo per recuperare la tua saldezza: cosí, quando tenderai la corta, avrai la tua forza intatta.
L’arco non ha coscienza: esso è un prolungamento della mano e del desiderio dell’arciere. Serve per uccidere o per meditare. Dunque, sii sempre chiaro nelle tue intenzioni.
Un arco ha flessibilità, ma ha anche un limite. Uno sforzo al di là della sua capacità lo spezzerà, o lascerà esausta la mano che lo tiene. Allo stesso modo, non pretendere dal tuo corpo più di quanto esso può darti. E renditi conto che un giorno arriverà la vecchiaia – e questa è una benedizione, e non una maledizione.
Per mantenere con eleganza l’arco aperto, fai in modo che ogni parte dia solo il necessario, e non disperdere le tue energie. Così, potrai scoccare molte frecce senza stancarti." (P.C.)

Al prossimo tempo di yoga con...la freccia !
bb

venerdì 2 ottobre 2009

Riflessioni creativamente sparse di un venerdi mattina libero




...e mentre nel paese del colore grigio mi ritrovo a sperimentare e vivere l'annullamento del mio "essere creativa" da parte di ostacoli con nomi e cognomi...
...e mentre i progetti professionali innovativi vengono scartati per paura della novita' e per assenza di elasticita' mentale...
...e mentre i tempi sono sempre piu' brevi e non c'e' spazio per la qualita'...
...e mentre la parola confronto sta perdendo il suo significato e si confonde con "scontro" ...
...e mentre la stanchezza fisica inizia a diventare anche mentale...
...e mentre cerco di elaborare la rabbia per trasformarla in qualcosa di costruttivo e non controproducente...
...e mentre tutto questo succede, mi accorgo di iniziare ad avere sulla pelle delle macchie color grigio: NO! NON E' POSSIBILE! NO! ....avrei dovuto vaccinarmi! ;-)

Mi preoccupo un po' e cerco di risolvere la situazione ricordandomi che a volte un'ostacolo puo' trasformarsi in un'opportunita'.
....e mentre cammino tenendo desta l'attenzione a tutto cio' che mi arriva sia da destra che da sinistra, muovo i primi passi nel paese del colore Rosso...

Come colore e' un po' forte e non e' nelle mie tonalita' solite e sento che mi fa fare anche po' di fatica, ma forse e' questo il rimedio per togliere quelle macchie di grigio.
Un po' di rosso caldo per curare il freddo del grigio ma non troppo caldo per non bruciarsi!

...eh gia', e piu' passano i giorni piu' capisco che qui c'e' il pane del quale io ho bisogno ora
e mi viene offerto proprio da chi dice spesso "..l'appetito vien mangiando!" ;-)

...Incredibile ! al solo pensiero di "progettare" e di avere "carta bianca" una macchia grigia se ne e' andata! eccezionale :-) allora funziona :-)
...l'atteggiamento e' una piccola cosa che fa una grande differenza...

Saluto il colore rosso e il colore rosso mi saluta sorridendo e dicendo: "vediamo se hai i denti per questo pane.." ma non e' un tono di sfida, al contrario la frase significa : "dai forza, vai. Io mi fido di te ma la strada e' tua, io posso solo indicartela, tocca a te camminare!"

ovviamente la strada non e' in discesa...inutile dirlo... ;-)

alla prossimo venerdi' mattina creativamente libero,
bb

martedì 29 settembre 2009

Colpo di "fortuna"


"...L'avversario è sapiente e scaltro.
Appena può afferra l'arma più facile ed efficace : l'intrigo.
Quando se ne serve, non ha bisogno di fare grandi sforzi perchè altri stanno lavorando per lui. Con parole male orientate, vengono distrutti mesi di dedizione, anzi di ricerca dell'armonia.

Sovente il guerriero della luce rimane vittima di questa trappola. Non sa da dove provenga il colpo e non ha modo di dimostrare che l'intrigo è falso. L'intrigo non permette il diritto alla difesa, condanna senza processo.
Allora egli sopporta le conseguenze e le punizioni immeritate, poichè la parola ha un suo potere, e il guerriero lo sa. Ma soffre in silenzio, e non usa mai quell'arma per attaccare l'avversario. "

Fortunatamente domani e' un altro giorno,
Fortunatamente non ho perso il sorriso,
Fortunatamente ho ancora isole di gratificazione,
Fortunatamente so che con il tempo trasformero' questo ostacolo in opportunita'.

......Sfortunatamente non ho mai letto il libro da cui e' tratto questo pezzo!

Al prossimo colpo di "fortuna" ! ;-)
bb

domenica 27 settembre 2009

E' tempo di Yoga


.......Così narra un antico e saggio racconto:

Un uomo curioso, pur ignorando l'abc della spiritualità, visitò un vecchio monastero. All'anziano monaco che l'accolse premurosamente confessò di sentirsi attanagliato dai dubbi, di essere alla ricerca d'un impulso esistenziale più profondo della semplice soddisfazione fisica. Aveva la sensazione che gli sfuggisse qualcosa d'essenziale....e fu cosi' che chiese al maestro: "Quali sono i benefici della tua austerità, della tua vita di silenzio, meditazione e preghiera?".

Tra le mansioni quotidiane del monaco c'era quella di attingere acqua dal pozzo. Il paziente maestro, uno di quelli che mostrano con l'esempio il cammino da seguire, lo condusse nel chiostro al cui centro spiccava la balaustra a riparo del fosso dove sgorgava la primitiva, benedetta fonte.

Il monaco attinse l'acqua. Quindi, rivolgendosi perentoriamente al suo cortese ospite l'apostrofò: "Guarda giù in fondo al pozzo! Che cosa vedi?".

L'uomo osservò attentamente. Scorgeva soltanto un intenso fluttuare ondivago. Come se il sogno della sua vita cominciasse appena appena a concretizzarsi, ma non ne intuisse ancora la praticità effettiva.

Trascorse ancora qualche breve istante, quando il monaco l'incalzò di nuovo: ”Guarda ancora ...Che cosa vedi nel pozzo?".

L'uomo s'inchinò osservando attentamente. In fondo al pozzo, riflesso in superficie, c'era proprio lui, che scrutava speranzoso alla ricerca dell'impossibile.

"Quando io immergo il secchio, l'acqua è agitata", commentò l'eremita. "Ma non appena si calma, ecco il frutto del silenzio........te stesso".

...cosi' narra un antico e saggio racconto...

Al prossimo tempo di yoga,
bb

giovedì 24 settembre 2009

24 settembre



Chiudi gli occhi,

Esprimi un desiderio,

.................

Soffia!


al prossimo 24 settembre,
bb

lunedì 21 settembre 2009

Oggi per pranzo: Frustrazione!


Si si avete letto bene.
Oggi riunione del settore di psicomotricita' dedicata all'ascolto di una collega alle prese con la frustrazione...
Cio' che ci racconta non e' niente di nuovo per noi...
Frustrazione come compagna di lavoro.... gia' perche' a volte sembra che sia proprio lei la protagonista:
quando ti dicono che non e' necessaria la tua presenza ad un colloquio con i genitori perche' in fondo tu lavori con il bambino...
quando vedi che cio' che scrivi in cartella non viene letto,
quando vedi che il tuo modo di intendere la presa in carico e'....troppo globale...! ! !

In fondo tu sei........
la psicomotricista:
quella che lavora con il bambino... ops che GIOCA con il bambino,
quella che lavora scalza, per terra, in tuta da ginnastica,
quella che prende in carico la globalita' della persona (...e questo per alcuni significa mancanza di specificita' e tecnica),
quella che in Italia non è riconosciuta ...perche' al posto di riconoscerti hanno inventato la figura del Neuropsicomotricista...nella quale tu ti ci ritrovi solo in parte....

.....ma sei anche quella che si rimette in gioco, ancora una volta , e sale a cavallo....
...e come un Don Quisciotte parte alla volta della citta' della chiarezza dell'identita' professionale e della qualita'...

Fortunatamente non sei sola ma..... sfortunatamente hai gia' fatto questo viaggio e ne porti ancora le ferite...

Fortunatamente la gratificazione dei tuoi "piccoli clienti" e' di gran lunga maggiore rispetto alla frustrazione dei tuoi "grandi datori di lavoro"....

La notte porta consiglio...e allora buona notte e ....

al prossimo viaggio,
bb

venerdì 18 settembre 2009

Al centro dell'emozione insieme a Picasso


Il primo freddo, una serata a casa, la musica di Folco Orselli, il buio della casa e la luce del monitor mi fanno compagnia mentre organizzo e sistemo appunti sparsi ...e leggendoli mi rituffo in quei momenti....

19 agosto 2009
Al centro dell'emozione insieme a Picasso, al centro della provenza. Fuochi d'artificio nel mio cuore. Questo e' quello che scrivo su twitter appena uscita con l'emozione ancora sulla pelle.

Oggi sara' la giornata piu' calda dell'estate...cosi' dice Nice Matin ma noi non ci lasciamo spaventare e partiamo verso il cuore della provenza.
La prima meta di oggi e' la "cathedrale d'images" a Baux en provence...
Quest'anno la mostra e' dedicata a Picasso.

Entriamo in questo museo MOLTO particolare costruito in immense cave di pietra e gia' iniziamo a vedere una serie di simboli, di caratteristiche architettoniche che ci colpiscono...
ma si inizia a sentire anche un certo fresco...

lo spettacolo di immagini dura 30 minuti e ci incamminiamo in un corridoio buio e sempre piu' freddo...ed io intanto penso: "cavoli ho lasciato la felpa in macchina, dura mezz'ora calcolando che sono freddolosa ...uff mannag.." non riesco nemmeno a finire il pensiero che vengo letteralmente travolta dalle immagini che sono ai miei lati, dietro e davanti a me e sono immense, enormi e la voce.... la voce di picasso...il suo sguardo, le sue mani ... inutile dire che il freddo e' l'ultimo dei miei pensieri...

e lo spettacolo comincia: musica e immagini ti travolgono e ti coinvolgono in una specie di danza, sono sopra di me , sono di lato, scivolano via velocemente, passano , mi accarezzano e io li' ferma, meravigliata e senza parole con il cuore che salta qualche battito perche' e' un vero bagno di emozioni...cosi' forte che non riesco a trattenere le lacrime...mi accorgo che c'e' molta gente ma che sono tutti rigorosamente in silenzio e con espressioni di meraviglia sul viso anche perche' altro non si puo' avere... e poi... i trenta minuti finiscono...

Usciamo e mi accorgo solo ora di essere completamente gelata....fuori 32 gradi e dentro 16... mi scaldo lentamente al sole e lentamente anche i fuochi d'artificio nel cuore si placano...


Le immagini non possono ricreare quanto si prova a stare li' in mezzo ma vi segnalo lo stesso il sito...giuto per avere un'idea... ;-)

http://www.cathedrale-images.com/fr/dossier_presse.htm

alla prossima volta,
bb

martedì 8 settembre 2009

La "casa-corpo"


"...devo imparare ad abitare nel mio corpo", questa frase, pronunciata da una amica, mi fa compagnia da qualche giorno.
Penso alle parole che ha utilizzato: "abitare" ...
...il corpo come casa...

E comincio ad immaginare:

Una grande casa,

La porta si apre sulla conoscenza di se'

Al piano terra l'ingresso, la cucina, il bagno, la sala: e' il piano della quotidianita'.

Al primo piano uno studio con vista sulla strada e una camera da letto con vista sul giardino.
Nello studio ci sono i ragionamenti, i pensieri, i giudizi.
Nella camera da letto i sogni. Siamo nel piano mentale che, durante la veglia o il sonno e' sempre in attivita'.

Poi....C'e' un ultimo piano non sempre accessibile e di certo non con facilita'.
Si passa da una scaletta stretta e ripida, con gradini alti e, a volte scivolosi... se si riesce ad arrivare in alto si puo' ammirare una splendida porta decorata con pezzi di vetro colorati... ma bisogna avere la chiave per poter entrare.

La meravigliosa scoperta che ci attende in questo luogo vale tutti questi sforzi.

Una stanza rotonda con una mandala sul pavimento e...
beh pero', se ve lo racconto vi tolgo la sorpresa....

;-)

alla prossima volta,
bb

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