lunedì 30 novembre 2009

Il silenzio del cuore



Conversazione tra A (7 anni) e B (36 anni):

A. "Che rumore fa il cuore quando uno muore?"

B. "Resta in silenzio"

A. "Io sono stanca di andare all'ospedale....vorrei ascoltare il silenzio del cuore in santa pace"

B. ".....................................

....tutto questo succedeva circa un mese fa...ed oggi arriva la notizia: "A. e' in terapia intensiva....e' molto grave..........."

...e io mi ritrovo di colpo catapultata nel paese del silenzio, di quel silenzio che ti lascia senza parole...in attesa.

...vorrei non terminare nel mio solito modo...ma purtroppo so che ci sara' una prossima volta...

alla prossima volta,
bb

domenica 29 novembre 2009

E' Tempo diyoga - Alleanze ed alleati -

"...Unisciti a tutti coloro che provano, rischiano, cadono, si feriscono e rischiano di nuovo. Allontanati da quelli che affermano le verità, criticano chi non la pensa come loro, non hanno mai fatto un passo senza essere sicuri che per questo sarebbero stati rispettati, e preferiscono la comodità delle certezze alle tensioni dei dubbi.
Unisciti a coloro che sono flessibili e capiscono i segnali del cammino. Sono persone che non esitano a cambiare rotta quando scoprono una barriera insormontabile, o quando scorgono una opportunità migliore. Possiedono la qualità dell’acqua: aggirare le rocce, adattarsi al corso del fiume, a volte trasformarsi in lago, fino a colmare la depressione, per poi proseguire il cammino, perché l’acqua non dimentica che il suo destino è il mare, e prima o poi vi giungerà.

Unisciti a coloro che cantano, raccontano storie, si godono la vita e hanno la gioia negli occhi. Perché la gioia è contagiosa, e riesce sempre a impedire che gli uomini si lascino paralizzare dalla depressione, dalla solitudine e dalle difficoltà.

Unisciti a chi procede a testa alta, anche se ha gli occhi pieni di lacrime. Allontanati da chi procede a testa alta perché non ha mai pianto, non si è mai guardato intorno.

Un vero guerriero della luce non confonde l’arroganza con l’autorità, la gioia con la superficialità, la persistenza con l’impazienza. Egli ha i suoi dubbi, a volte si sente oppresso dalla solitudine, ma sa che c’è tanta gente che la pensa come lui, ed è solo questione di tempo, alla fine troverà i suoi veri alleati." (P.C.)
Dicono che chi non condivide con gli altri la gioia delle proprie scelte non conoscerà mai le proprie qualità e i propri difetti.

E' importante avere degli alleati sul proprio cammino, perche' si puo' capire meglio, si puo' cambiare idea, perche' ciascuno ha qualcosa di diverso da insegnare: ed è la somma di queste diversità che noi chiamiamo “saggezza”.
....ai miei alleati di questa ultima settimana, alleati a volte inconsapevoli, per me fondamentali, che hanno pronunciato la parola giusta al momento giusto...

Al prossimo tempo di yoga,
bb

martedì 24 novembre 2009

Questo e' un regalo per te

Si avvicina il Natale e si comincia a pensare "cosa posso regalare?".......e a me viene un po' di tristezza...e mi perdo nei pensieri....

....e penso al significato del regalo come ad un simbolo,

penso a quanto e' bello fare/ricevere dei regali al di fuori delle ricorrenze obbligatorie ...(ma che poi...obbligate da chi???),

penso a quanto e' bello fare/ricevere semplici regali....

...semplici regali che dietro la loro semplicita' nascondono un dono ancora piu' grande: un'attenzione nei confronti dell'altro....

E' quell'ATTENZIONE che fa la differenza , che ci fa sentire pensati, coccolati, capiti, rassicurati, amati ....

Semplici regali come una caramella, un fiore, un disegno....come questo semplice schizzo fatto con il carboncino, con 4 linee dritte, 1 curva ed una sagoma...

e virtualmente lo regalo a te

a te che ti fermi a leggere cio' che scrivo e mi dedichi un momento della tua giornata....

...vorrei poterti regalare un po' di quiete, un po' di calma, un po' di serenita'....

....Soffio sul disegno e un po' di polvere di calma vola a te :-)

Grazie!

Al prossimo regalo,
bb

domenica 22 novembre 2009

E' Tempo di Yoga - Scelgo di... -


"Scelgo di prendere del tempo per me sul cammino della mia vita, mi fermo qualche istante...

Ascolto ciò che si combatte

ciò che vive in me

le mie emozioni nascoste

le mie paure segrete

le mie disperazioni infiammate

i miei desideri torrenziali

le mie voglie piene

le mie ire tempestose

io lascio che mi si mostrino tutte queste possibilità..

dolci e fragili

violente e forti

amate o maltrattate

io le accetto e le riconosco

ascolto quello che hanno da dirmi

da dove vengono

a chi sono rivolte

Io mi prendo il tempo necessario per questo ascolto

Può essere che un avvenimento del mio passato risorgerà

può essere che un legame si formerà

può essere che un incontro prenderà tutto il suo senso

può essere che io capisca come io riproduca delle situazioni simili e qualche volta dolorose

può essere che vada a scoprire una ricchezza nuova in me camuffata, rifiutato schermo delle mie paure o dei miei rifiuti

può essere che vado semplicemente ad imparare a mettermi all'ascolto di me

Si, io scelgo di prendere del tempo per me ed incontro me stesso..."

Jacques Salomè


Al prossimo tempo di yoga,

bb

sabato 21 novembre 2009

Quando i nodi arrivano al pettine...


Tutti i nodi arrivano al pettine.....si dice cosi, giusto?

Gia'...... e quando un nodo arriva al pettine cosa succede?

Si sente un po' male ...ed il male e' proporzionale alle dimensioni ed al tempo che il nodo ha avuto per nascondersi e continuare a lavorare nell'ombra ...


Penso al nodo che lunedi' nella riunione sara' visibile agli occhi di tutti ....


Utilizzo la teoria dei cappelli e creo la mappa per scegliere la decisione migliore, non c'e' nulla da fare...la soluzione per me e' proprio quella di tagliare il nodo...ci sono nodi che si possono sciogliere ma ci sono nodi che potrebbero rompere il pettine e allora e' meglio tagliarli....questo atto comportera' delle conseguenze...alcune posso gia' immaginarle ma altre ...saranno una sorpresa, alla quale e' impossibile prepararsi.


Il nodo di cui parlo e' da anni che lavora di nascosto, nell'ombra, abilissimo nelle strategie e tattiche “di guerra”, con una fantastica dialettica tanto da incantare anche chi dovrebbe fermarlo.


...”io taglio il nodo”...non significa che “taglio la corda”, al contrario significa che mi assumo tutte le responsabilita' di questo taglio e sono pronta a pagarne il prezzo.

Non sono fatta per cio' che non e' trasparente, non sono fatta per fare gli sgambetti, io sono per la chiarezza professionale, per la correttezza professionale....perche' in questo caso la personalita' ed il carattere non c'entrano proprio....

Frequentiamo corsi di etica, utilizziamo belle parole, aiutiamo l'altro in difficolta' e poi ...forse parlare di meno ed agire veramente nel quotidiano in maniera etica e corretta non sarebbe male....certo e' piu' difficile.

ed allora cerco di trovare l'energia, la calma interiore, quella “particolare” concentrazione, respiro, chiudo gli occhi e.......e lunedi' arrivera' e anche le mie parole arriveranno: poche, precise, rapide, forti, in un certo senso .....”marziali”! ;-)

Resta l'amarezza, la delusione in un progetto in cui ho creduto e credo ma che non e' realizzabile nel luogo in cui sono e con le condizioni attuali.

Ci saranno tempi migliori...io intanto proseguo su un'altra via...piu' chiara, accanto alla quale scorre un fiume di montagna con l'acqua trasparente...sì, lo preferisco, anche se in salita.

....e concludo con le parole di Fabrizio:


“Ad ognuno
si apre una via, più vie ed una via
E l'anima nobile va per quella che sale
e l'anima bassa brancola in quella che scende
E nel mezzo, sui pianori nebbiosi
le altre vanno e vengono alla deriva
Ma ad ognuno si apre
una via alta e una bassa
Ed ognuno decide
dove andare
(Jonh Oxenam) “


Alla prossima volta,

bb



P.s. ....Quasi quasi vado dalla parrucchiera e mi taglio i capelli.....;-)


martedì 17 novembre 2009

Conversazioni di creta





Conversazioni di creta ... ovvero parole ed emozioni in liberta' manipolando sculture di creta.

Protagonisti: A. (8 anni) e B. (36 anni)

A.: "Io proprio non capisco perche' hanno inventato le regole ..."

B.: "Gia'...eppure le regole sono molto importanti, sono quelle che ti permettono di crescere e diventare grande"

A: "Ma io non voglio diventare grande! Io voglio restare piccolo....se divento grande , poi mi dimentico di quando ero bambino"

B.: "Non sono d'accordo, se vuoi puoi diventare un "grande" senza dimenticarti di essere stato bambino, basta conoscere il segreto...."

A.:"Il segreto? E io lo posso sapere? ."

B.: " Certo che si'! Il segreto e' nascosto in un angolo del tuo cuore...e' un angolino che si trova proprio al centro, nascosto e protetto. Li' puoi mettere l'immagine di te da bambino, quella che vuoi, quella che preferisci. Quando hai fatto questo puoi iniziare a diventare grande. Quell'angolino del tuo cuore sara' sempre li' protetto da tutti i temporali che passeranno, e tu non ti dimenticherai mai di essere stato bambino"

A. "Vabbe' allora cresco... se me lo dici tu mi fido..."

...................................

A. resta in silenzio e continua concentrato a lavorare la creta.... dopo un po' mi chiede di accendere la radio e.... c'e' la canzone di Elisa "Ti vorrei sollevare" e vedo che la ascolta attentamente...poi mi guarda si illumina in viso e mi dice: "Ti ho beccato! Ho scoperto il tuo segreto....l'hai scritta tu questa canzone!!!"

............!!!

B.: " No, non l'ho scritta io, ma le parole sono molto belle..."

A.: "eh certo sono come le parole che mi dici tu.....anche io da grande faro' il MOSTRICISTA e diro' queste belle parole..."

B.: "Cosa farai da grande????"

A.: "Il MOSTRICISTA...come te! "

....Che dire..... Barbara Boschi, professione?.......MOSTRICISTA!

MI PIACE ;-)

.......................................................

"Ti vorrei sollevare
Ti vorrei consolare
e viaggiare su ali di carta con te
sapere inventare
sentire il vento che soffia
e non nasconderci se ci fa spostare
quando persi sotto tante stelle
ci chiediamo cosa siamo venuti a fare "


Alla prossima conversazione con o senza creta,
bb

domenica 15 novembre 2009

E' tempo di Yoga - il sacrificio -

....Maestro e allievo:
" Sono pronto ad abbandonare tutto. Ti prego, accettami come discepolo"
Dopo qualche minuto di silenzio, il maestro risponde:
"Come sceglie, un uomo, il proprio cammino?"
L'allievo risponde subito e prontamente:

"In base al sacrificio. Un cammino che richiede sacrificio è un cammino autentico."
Il maestro urtò contro un ripiano.

Un vaso rarissimo cadde, e il giovane si lanciò a terra per afferrarlo. Finí a terra malamente e si ruppe il braccio, ma riuscí a salvare il vaso.
"Cos' è il sacrificio piú grande? Vedere il vaso andare in frantumi, o rompersi il braccio per salvarlo?" ...chiese il maestro

"Non lo so." risponde l'allievo deluso e dolorante.

"Allora non tentare di orientare la tua vita in base al sacrificio. Il cammino viene scelto in base alla nostra capacità di impegnarci per ogni passo che facciamo mentre lo percorriamo."( P. C.)
....Jorge avrebbe riso e approvato questa storiella... ;-)

Al prossimo tempo di yoga,
bb

martedì 10 novembre 2009

Il coraggio, la forza e la dolcezza (parte seconda)


E sull'onda dell'entusiasmo continuo a riflettere allo specchio degli altri che si specchiano alle mie riflessioni...lo so, lo so, sembra un gioco di parole, qualcosa di un po' contorto...eppure per me e' cosi'... ;-)

L'amore per il proprio lavoro ma soprattutto la convinzione di avere fatto la scelta giusta credo che siano una grande fortuna da non sottovalutare, un'occasione da sfruttare fino all'ultima goccia di energia che in questo momento per me e' davvero forte.

Il linguaggio non verbale e' sempre stato per me un linguaggio decisamente piu' immediato rispetto alle parole e da 12 anni a questa parte e' il mio linguaggio principale all'interno delle sedute di terapia con alcuni bambini.
Anni di relazioni terapeutiche fatte di gesti, di movimenti, di allontanamenti ed avvicinamenti nello spazio, sono stati anni di grande insegnamento per me ...un linguaggio che va molto piu' in profondita' di tante parole.
E per tutto questo e per questi primi passi con gli adulti devo proprio ringraziare i miei "maestri di Via": loro, i miei bambini, che non parlano o meglio, che utilizzano un canale diverso per comunicare, che mi hanno permesso di sperimentare l'utilizzo di questa lingua e di diventarne interprete... (avro' trovato il senso di aver fatto il liceo linguistico?) che mi hanno insegnato la spontaneita', la purezza, la trasparenza, cosi' semplice ed immediata per loro ma non per noi adulti che ci ritroviamo incastrati nei nostri corpi, con i nostri tabu', con i nostri pregiudizi, con i nostri preconcetti, con i nostri ragionamenti logici e razionali dietro ai quali ci nascondiamo per proteggerci perche' la paura di essere vulnerabili, fragili, di essere visti cosi' come siamo, un po' paralizza...come se questa fosse una grande malattia....e cosi' blocchiamo lentamente gli abbracci, i gesti spontanei di affetto, i movimenti del corpo e poi lentamente inibiamo anche le parole e via cosi' ........e diventiamo adulti....
Non voglio certo, con queste parole, fare l'elogio di tutti quei Peter pan e di quelle Trilly che volano nel cielo della mia quotidianita', ma cerco una via di mezzo...perche' sono certa che esista.
Io credo nella via di mezzo e nell'equilibrio.


Purtroppo non riesco ancora (e forse non riusciro' mai) a descrivere cio' che succede durante una lezione o un seminario.... il tono, il ritmo, la concatenazione dei movimenti, delle parole, lo stato d'animo degli allievi.....
E' proprio cio' che non riesco a descrivere che contribuisce al clima creatore di tutto questo mio entusiasmo. E anche questo un senso avra'.


"Insegnare attraverso l'entusiasmo interiore" credo che sia questo quello che sto facendo e credo sia esattamente su una strada diversa dall'insegnare in modo preconcetto e metodico ...
"la tecnica serve ed e' la base dalla quale ti dovrai staccare per sentire veramente cio' che sei e per poter essere in grado di dare agli altri in maniera autentica ed irripetibile " cosi' mi diceva sempre la cara Borgogno nel tirocinio con i bambini...ed ora io applico la stessa frase a questo nuovo percorso con gli adulti....

Proseguo nel mio cammino con coraggio, forza e dolcezza.
E' il mio cammino, con tutte le incrinature e le imperfezioni che mi appartengono, con le salite, le discese e i momenti di pausa.
Non ho ancora ben chiaro dove questo cammino mi stia portando ma la fiducia in un itinerario personale mi rende disponibile, aperta e speranzosa.

alla prossima emozione, al prossimo passo su questa strada,
bb

p.s. oltre ai miei bambini ringrazio anche quei "grandi" che mi permettono di giocare al gioco dell' "insegnante degli adulti". ;-) ............grazie di cuore a voi che avete occhi di bimbi e vi fidate di me, vi prometto di fare meno errori possibili. .........e da brava adulta anche io inibisco il gesto di nominarvi pubblicamente.... ;-)

Il coraggio, la forza e la dolcezza ( prima parte )

Con coraggio, forza e dolcezza...

La giornata comincia con una bella nebbia novembrina,
di quelle nebbie che fanno rallentare i movimenti,
di quelle che aiutano ad entrare dentro di se',
di quelle che ci regalano del tempo,
di quelle che volentieri si passano sotto la coperta con una tazza di te',
di quelle che servono di tanto in tanto per ascoltarsi....
per guardarsi allo specchio...

Ed e' cosi' che dal mio "angolo nebbioso" osservo i partecipanti arrivare ed iniziare a prendere posto nella sala, il loro tono di voce e' alto, il tono muscolare teso, i movimenti veloci ed il respiro corto... tutto normale direi... ;-) e' cosi' che si vive oggi.

Guardo le loro facce, come guardano loro la mia ...cosa si aspettano da me? .....

"Quando sei pronta iniziamo!" vengo svegliata dai miei pensieri da questa frase pronunciata in maniera energica e carica di sorriso ....gia'.... ma quando mai saro' pronta io ? ! ?

Ascolto l'insicurezza che trionfa in me e pronuncio la frase fatidica dell'inizio con coraggio, forza e dolcezza... ;-)
Ancora una volta resto stupita dalla magia che si svela davanti ai miei occhi ...io sono una semplice regista, muovo i fili ed il resto viene da se' perche' le vere protagoniste sono loro... con i loro corpi, i movimenti, le parole e la fiducia nelle dinamiche di gruppo...
Mi tornano alla mente le parole di chi mi ha incoraggiato in questa nuova avventura... "vedrai che alla fine ti piacera' molto lavorare con gli adulti...al punto che penserai di continuare..." Aveva ragione...sono belli questi adulti ! ...e ci sto prendendo gusto! ;-)
............................................................

"Pensa e te stesso come ad un'albero con radici abbastanza solide per poter essere ancorato a terra, e con una chioma leggera che puo' ondeggiare al vento...piegandosi senza spezzarsi...Pensa a te stesso come ad un essere che vive con coraggio in equilibrio tra solidità e flessibilità, tra forza e dolcezza..."

....ed e' cosi' che termino con voi, con il fermo immagine di alberi viventi silenziosi, che ondeggiano con movimenti armonici....tono della voce caldo, tono muscolare rilassato....che cambiamento rispetto all'inizio!

E sull'onda della commozione, gratificazione e dell'entusiasmo saluto il "bosco di alberi" davanti a me e scivolo di nuovo nella nebbia verso casa....


In tutto questo scrivere l'ultimo cd di Sergio Cammariere fa da colonna sonora...perfettamente in armonia con tutto il coraggio, la forza e la dolcezza di cui sopra... ;-)

al prossimo corso...ai prossimi adulti,
bb

domenica 8 novembre 2009

E' tempo di yoga - la salita rischiosa -


"......... Durante una tempesta, il pellegrino arriva in un ostello e il padrone gli domanda dove stia andando.
"Vado sulle montagne" risponde lui.
"Rinuncia" gli dice il padrone " È una salita rischiosa, e il tempo è cattivo"
"Invece andrò" risponde il pellegrino "Se il mio cuore è arrivato lassú per primo, sarà facile seguirlo con il mio corpo". ........." (P. C.)


Il tempo passa con le sue salite e io ancora le mie non le ho finite.
C'e' da VIVERE e vivendo vi parlo di me.

Al prossimo tempo di yoga,
bb

venerdì 6 novembre 2009

E' tempo di cappello - Rosso -


...ed oggi si parla di cappello rosso....

Nel pensare con il cappello rosso entrano in gioco le emozioni, i presentimenti, le intuizioni, le impressioni...e' l'opposto dell'informazione neutra ed oggettiva. Non c'e' bisogno di spiegare motivi o ragioni.

Con il cappello rosso non occorre mai giustificarsi, si puo' recitare la parte del pensatore emotivo che agisce in maniera istintiva e non procede seguendo la logica razionale....
Ma come?! un bravo pensatore non si puo' far influenzare dalle emotività, deve essere freddo, obiettivo...

In realta', una scelta, una decisione e', dopo tutto, una questione emotiva. Se si impedisce alle emozioni di uscire esse rimarranno nascoste nello sfondo del pensiero agendo comunque un'influenza sulla decisione.

Lo scopo del cappello rosso e' quello di riconoscere il ruolo dei sentimenti e dargli uno spazio preciso.


Al prossimo tempo di cappello,
bb

mercoledì 4 novembre 2009

Ma che fine ha fatto il piccolo principe?


"Ma che fine ha fatto il piccolo principe?"

Finalmente decido che e' arrivato il momento, mi arrendo e rispondo a questa domanda che mi e' stata fatta piu' volte e da diverse persone.

"Perche' non scrivi piu' del tuo piccolo principe?"

La domanda si riferisce ai racconti scritti qualche tempo fa di un piccolo principe speciale con il quale ho avuto l'occasione di giocare per un po' di tempo....

"Quel" piccolo principe e' partito per un viaggio nel quale io non posso accompagnarlo e non ha piu' bisogno del mio aiuto, ma ogni tanto mi scrive per raccontarmi le cose che ha imparato a fare e per accertarsi che io non mi sia dimenticata di lui.

Mi scrive anche per chiedermi se soffio ancora le bolle colorate, se utilizzo ancora il naso da clown per far sorridere anche i bambini piu' tristi, se faccio ancora colorare con le mani e con i piedi, se faccio ancora le capriole e i tuffi sul materasso, se tengo ancora le mani sul cuore dei bambini.... ma soprattutto se sono ancora in grado di riconoscere " i piccoli principi " che chiedono aiuto e se riesco a sentire la loro voce ....perche' il mondo e' pieno di sordi!

"Caro piccolo principe, mantengo la mia promessa e tengo "le antenne alzate" e gli occhi aperti.
Si' , ne sono passati ancora di piccoli principi per la mia stanza, e soffio ancora le bolle colorate, ed uso ancora il naso da clown....e festeggio a modo mio il giorno della tua partenza."


Ai prossimi piccoli principi,
bb

.......Chissa' cosa mi direbbe se sapesse che adesso nella nostra stanza c'e anche una piscina di palline colorate?... ;-)

domenica 1 novembre 2009

E' tempo di Yoga - il desiderio -

Chi osa avere un progetto di vita, chi osa abbandonare tutto per vivere la propria Leggenda Personale, finirà per realizzarlo.
L’importante è mantenere l’ardore nel cuore, e avere la stoffa per superare i momenti difficili.
Ricordate: il desiderio che sta nella nostra anima non viene dal nulla.

Qualcuno deve avercelo messo. E questo Qualcuno, che è puro amore e desidera soltanto la nostra felicità, lo ha fatto unicamente perché ci ha dato, insieme con il desiderio, gli strumenti per realizzarlo. ( P. C. )
Al prossimo tempo di yoga,
bb

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