mercoledì 27 maggio 2009

SINCROTONIA A COLORI

Un ultimo sguardo alla sala prima di cominciare:
fogli di carta da pacco, tempere, pennelli, spugne... ok!
creta, plastilina colorata.....ok!
cd musicali e stereo...ok!
Teli, materassi e cuscinoni...ok!
...molto bene...direi che si puo' fare!
silenzio in sala: ha inizio la sincrotonia a colori!

bb

martedì 26 maggio 2009

...la sera prima.


La "sera prima" di un evento importante ha un gusto speciale e' un po' come il sabato del villaggio...
la sera prima puo' essere vissuta con grande agitazione, ansia, eccitazione...la sera prima degli esami...
la sera prima puo' essere dedicata a tutti gli ultimi accorgimenti e i ripassi finali...
la sera prima puo' essere dedicata a tutt'altro per non pensarci...
la sera prima puo' essere piena di parole...
la sera prima puo' essere ricca di silenzio...
la sera prima io me la gusto per quello che e'
con lo sguardo concentrato,
la mente vuota ,
libera e leggera : la sera prima e' la sera prima.

...alla prossima.... sera prima! ;-)

bb

domenica 24 maggio 2009

Un regalo



Gli antichi maestri del tao
erano sottili misteriosi e oscuramente penetranti,
piu' profondi di quanto la mente riesca a comprendere
cauti,come chi attraversa un torrente ghiacciato
esitanti come chi e' circondato da nemici.
Cortesi come ospiti in visita
fluidi come ghiaccio che si scioglie
semplici come un blocco di legno grezzo
spaziosi come una valle
caotici come acqua torbida

Tao te ching

giovedì 21 maggio 2009

Inchini sorridenti


...arriva con il vestito delle cerimonie importanti: un sari indiano bianco con i ricami color oro, i capelli raccolti e i suoi due occhi neri oggi ancora piu' lucenti del solito.
Mi corre incontro con lo “stile” di chi sembra sempre stia per cadere e agitando le mani come una farfalla fa il girotondo attorno a me. Mi sorride inclinando la testa e muovendo le sopracciglia ritmicamente ....e' impossibile resisterle...e lei lo sa perfettamente e ne approfitta!
Quanta comunicazione in questo saluto assolutamente privo di parola come lo e' lei e quanta carica emotiva che risuona in chi lo riceve.
La mamma si avvicina a me con calma e mi sorride inchinandosi dolcemente anche lei in silenzio.
Inchini sorridenti sono state le nostre parole in questi due anni di percorso. Una comunicazione fatta di sguardi, di gesti, di immagini e di inchini , di inchini ripetuti per ogni cosa seguiti da sorrisi e a volte da risate per la situazione cosi' surreale che si veniva a creare.
Eppure ora che mi ritrovo a fare il punto di questo percorso mi accorgo che la comunicazione tra noi e' stata piu' “pulita” di tante altre e paradossalmente priva di parole.
E penso alla simbologia dell'inchino e alla carica emotiva che porta dietro di se'...Mi piace e vorrei poterlo adottare come saluto nella mia quotidianita', come dono semplice ed elegante da regalare a chi saluto con il cuore ma risulterei “fuori luogo” perche' noi non abitiamo nel “paese degli inchini” ...
....ora non scrivo oltre e mi assaporo le immagini di oggi...scrivero' degli inchini un'altra volta...c'e' tempo.
.....E la foto che accompagna questo post deve essere semplice e lineare come lo e' stata la comunicazione senza parole che ho avuto la fortuna di poter vivere.
E per chi spesso mi ripete che ancora non ha capito cosa faccio al lavoro: ecco anche questo e' il mio lavoro...ma credo anche che sia “semplicemente” la mia vita.
Al prossimo inchino,
bb

lunedì 18 maggio 2009

Dedicato a te


Oggi il post e' dedicato a te:

a te che con la macchinetta fotografica cogli e fermi attimi di vita

a te che fotografi cio' che sai potrebbe piacermi e che potrei utilizzare per il blog

a te che sei un artista anche se non lo sai e non lo ammetterai mai

a te che sei il mio compagno di viaggio in questa vita ...

.....e non e' da tutti sapermi stare vicino...

Grazie Amore e non solo perche' sei il mio fotografo preferito... :-)

bb

domenica 17 maggio 2009

Dillo con ARTE

Inizia tre anni fa "un po' per caso un po' per desiderio" il progetto "dillo con arte".
Inizia e finisce e non lascia traccia se non nelle persone che lo hanno condiviso con me.
Ed ora, dopo una pausa, il progetto riparte con un vestito nuovo, diverso, trasformato, forse piu' maturo, piu' consapevole e in un momento in cui il mio bisogno di condividere con gli altri e' forte...e questo blog ne e' la prova.
Dillo con arte e'.... tutto cio' che non si puo' scrivere, che non si puo' dire,tutto cio' che non si riesce a dire e che rimane nascosto nel paesaggio dell'anima.
Dillo con arte e'...tutto cio' che accade nella stanza di psicomotricita'...e non solo.
Dillo con arte e'... tutto cio' che incontro, che mi viene detto e che trasferisco su carta con immagini e disegni.
Dillo con arte e' ...mettere colori alle parole.
Dillo con arte e' ... costruire un mosaico di storie, di persone, grandi e piccole.
Dillo con arte e'... un mosaico di quadratini.

Dillo con arte ha fatto il primo passo...

Alla prossima volta,
bb

sabato 16 maggio 2009

Personalita' cromatiche

Composizione cromatica calda, equilibrata, di fine sensibilita'.
Assenza del nero.Zona centrale viola con vicinanza del complementare giallo che crea un effetto luminoso.
Personalita' cromatica elegante. Si rileva una certa "morbidezza" negli accostamenti.

Composizione molto ricca ed equilibrata.Presenza di coppie complementari.Zona centrale luminosa e calda.Sensibilita' estetica notevole.Presenza del nero unicae a margine.Personalita' cromatica completa, strutturata.


Alla prossima volta,
bb

venerdì 15 maggio 2009

La soglia


Ogni cambiamento comporta il passaggio di una “soglia” tra il prima e il dopo, tra il passato e il futuro.A volte, la soglia passa inosservata e viene superata inconsapevolmente. Altre volte, la sua presenza suscita attenzione e l’atto di attraversarla deriva da una scelta intenzionale e meditata.

Lo “stare sulla sog
lia” e’ un momento di grande potenzialità in cui ogni cosa è come sospesa ad un filo: le conoscenze acquisite incontrano la sfida di un punto interrogativo e, addentrarsi nell’esplorazione, è un’impresa affascinante e rischiosa. L’ignoto affascina con le sue promesse e incute timore con le sue incertezze. C’è spazio per il silenzio, per l’imprevisto, per la sensibilità, per le emozioni, per le intuizioni …

Stare sulla soglia è un passo necessario ogni qualvolta sia in atto un processo creativo, un processo in cui viene data forma a qualcosa che prima non esisteva. Può essere ignorato dalla consapevolezza dell’artefice ma non può esserlo dalla sua esperienza psicofisica.
C’è una zona, non sempre identificabile con immediatezza, nel paesaggio della nostra anima, in cui il nuovo vibra, mentre il vecchio si esaurisce e si trasforma.
Compiere il passo oltre la soglia significa usare il proprio tempo, la propria energia psicofisica, le proprie aspirazioni…

"Uno sguardo dietro ed uno sguardo davanti, il bianco e il nero..."

alla prossima volta,
BB

giovedì 14 maggio 2009

IL GIGANTE

Passa il gigante calpesta l’erba Di tutto il mondo
Passa il gigante sulle città si porta via lo sfondo
Passa il gigante soffoca l’aria All’acqua cambia colore
E ci rimane un cielo bucato Sopra a un mare da buttare
Finché il sole cerca la luna
L'uva diventa matura L'erba profuma tagliata Incrociamo le dita

TU COME STAI
QUALE MONDO VUOI
IO VOGLIO UN POSTO MIGLIORE
TU DOVE STAI
DI CHE PIANETA SEI
QUESTO HA BISOGNO D’AMORE
Passa il gigante graffia le stelle Morde i pianeti
Passa il gigante che anche lassu’ Butta i suoi rifiuti
Passa il gigante sporca di nero tutto Quello che tocca
cresce il gigante nell’indifferenza di chi non apre bocca
Finché il sole cerca la luna L'uva diventa matura
L'erba profuma tagliata Incrociamo le dita

TU COME STAI
QUALE MONDO VUOI
IO VOGLIO UN POSTO MIGLIORE
TU DOVE STAI DI CHE PIANETA SEI
QUESTO HA BISOGNO D’AMORE

Gira la terra gira
Gira tutto gira
Eppure il vento soffia ancora
Gira la vita gira
Gira l’amore gira
Eppure il vento soffia ancora

TU COME STAI
QUALE MONDO VUOI
IO VOGLIO UN POSTO MIGLIORE
TU DOVE STAI
DI CHE PIANETA SEI
QUESTO HA BISOGNO D’AMORE
TU COME STAI
NON TI CHIEDI MAI
SE C’E’ UN POSTO MIGLIORE
TU DOVE STAI
DI CHE PIANETA SEI
QUESTO HA BISOGNO D’AMORE



(Il gigante - RIO-)

venerdì 8 maggio 2009

...il faro...


...ed ecco che qualche giorno e' passato e tra un passo e l'altro mi fermo, mi guardo attorno e vedo che le cose stanno di nuovo cambiando ...e' tutto molto veloce e questo porta un po' di confusione e nel momento in cui penso che tutta questa velocita' possa essere pericolosa e possa farmi perdere l'equilibrio ecco che vedo la' in fondo il faro
fermo,
immobile,
sicuro di se'
che, noncurante della situazione esterna mi illumina ritmicamente la strada...
e con questo andare e venire di luce proseguo sulla fune
sorridendo alle barche amiche che ho ai lati.

alla prossima volta,
bb

martedì 5 maggio 2009

...succede anche questo...


...e poi succede che mentre navigo a grande velocita' con il vento che mi aiuta,
il sole che mi scalda ed uno splendido mare blu...
...mi rilasso e me la godo fino a quando.........
alzo gli occhi e il cielo non e' piu' azzurro,
il vento e' cambiato e mi costringe ad indietreggiare,
mentre il sole cerca di farsi vedere nonostante tutto...
.....

...in un attimo mi ritrovo a fare la giocoliera su una fune tesa a qualche metro di altezza...
sotto di me il mare...
... se anche dovessi fare un passo falso non dovrei farmi troppo male, il peggio che mi puo' capitare e' che l'acqua sia fredda...

Guardo dritta davanti a me un punto fisso, l'orizzonte, per non perdere l'equilibrio e cerco in quel punto la risposta, la soluzione....

...attendo senza lamentarmi troppo ma cercando di trasformare questo momento in un'opportunita'...

al prossimo passo

bb

domenica 3 maggio 2009

...Un pranzo in piazza...

...E poi ci sono giorni in cui nel mio angolo di Francia arrivano questi personaggi....
mi ritrovo ora nellla piazza del mio paesino a condividere un pranzo con dei vicini di tavolo che sembrano usciti da un film dei fratelli Vanzina....forse si potrebbe intitolare "vacanze in costa azzurra"... argh che fastidio!
... la mia poesia, la mia visione delle cose, il mio angolo di Francia e' rovinato da questi personaggi.
Ci sono IL Giorgio e La Cicci con IL Sergio e LA Marisa due "commendatori sboroni" con le loro mogliettine che non sanno nemmeno dove sono ..."ma siamo sopra Cannes o sopra Nizza?"... le mogliettine parlano di una spiaggia di Dubai dove devono assolutamente andareperche' la sabbia e' raffreddata mentre i mariti giocano al gioco del far finta e parlano di aerei privati, viaggi pagati in Brasile dallo Zio Berlusca e tanti tanti altri luoghi comuni che devo aver rimosso per il "trauma"...

Io invece avrei voluto condividere con voi la quotidiana emozione di questa giornata iniziata con una caratteristica colazione in un posticino veramente delizioso con un maestro pasticcere eccezionale, mercato del brocante (antiquariato), passeggiata tra i vicoli dei nostri paesini provenzali fino al rientro a casa con semplice pranzo in piazza con un insalata Niçoise su un tavolino in legno ...Il cielo azzurro azzurro azzurro che ogni tanto lascia spazio a nuvolette bianche....
ma ora e' arrivata la mia crème brulée e mi dedico interamente a lei e mi godo il momento....anche perche' I signori Vanzina sono andati.... ;-)
alla prossima volta,
BB

venerdì 1 maggio 2009

Rendersi conto

Mi alzo una mattina, esco di casa, c'e' una buca nel marciapiede, non la vedo, ci casco dentro.

Il giorno dopo....esco di casa, mi dimentico che c'e' una buca nel marciapiede, e ci ricasco dentro.

Terzo giorno, esco di casa cercando di ricordarmi che c'e' una buca nel marciapiede, e invece non me lo ricordo e ci casco dentro.

Quarto giorno, esco di casa cercando di ricordarmi della buca nel marciapiede, me ne ricordo e nonostante questo non vedo la buca e ci casco dentro.

Quinto giorno, esco di casa, mi ricordo che devo tener presente la buca nel marciapiede e cammino guardando per terra, e la vedo, ma anche se la vedo, ci casco dentro.

Sesto giorno, esco di casa, mi ricordo della buca nel marciapiede, la cerco con lo sguardo, la vedo, cerco di saltarla, ma ci casco dentro.

Settimo giorno, esco di casa, vedo la buca, prendo la rincorsa, salto, sfioro con la punta dei piedi il bordo dall'altre parte, ma non mi basta e ci casco dentro.

Ottavo giorno, esco di casa, vedo la buca, prendo la rincorsa, salto, atterro dall'altra parte!

Mi sento cosi' orgoglioso di esserci riuscito, che mi metto a saltellare per la gioia...e mentre saltello, casco di nuovo nella buca.

Nono giorno, esco di casa, vedo la buca, prendo la rincorsa, la salto, e proseguo per la mia strada.

Decimo giorno, soltanto oggi, mi rendo conto che e' piu' comodo camminare...sul marciapiede di fronte.

....... ;-) ...........

alla prossima volta,

bb

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