La caratteristica principale di cappuccetto rosso e' quella di essere amata da tutti, in particolar modo dalla nonna,e il cappuccio che indossa sempre (regalo della nonna) e' un segno di identificazione molto forte. E' il simbolo di un amore passionale e vivo che protegge e avvolge.
A cappuccetto rosso viene "affidata una missione": portare i doni della primavera alla nonna, e' un momento raro e prezioso, dopo la lunga separazione dell'inverno, ed il cuore e' in festa. Questa gioia e' ostacolata, pero',dalle inutili raccomandazioni della mamma. Inutili perche' la mamma tralascia di mettere in guardia la bimba dall'unico vero pericolo che incombe su di lei: il lupo. Paradossalmente questo sara' cio' che le permettera' di fare l'esperienza dell'incontro con il lupo.
...“lungo il sentiero cappuccetto rosso incontro' il lupo, ma poiche' ignorava che si trattava di un animale pericoloso, non si spavento'”. Il lupo, selvaggio e calcolatore, apre gli occhi alla bambina : le fa vedere la bellezza e la ricchezza del mondo che la circonda. E cappuccetto rosso lascia la sua traiettoria per far vibrare il suo cuore all'unisono con la primavera.
Il lupo e' colui che risveglia in cappuccetto rosso facolta' a lei nascoste che le permettono di sperimentare uno stato di duplice attenzione attraverso il quale apre la sua ricettivita', la sua capacita' di ricevere e sentire tutto cio' che si presenta.Cappuccetto rosso e' al contempo sul sentiero e al di fuori dal sentiero.
Quando giunge alla casa della nonna non e' piu' come quando e' partita da casa si trova in una condizione di attenzione fluttuante prossima all'intuizione ma, inebriata dalla passeggiata nel bosco nota senza poterli interpretare mille segnali che la disorientano. E fa l'esperienza del lupo in un vero e proprio faccia a faccia ed in uno stato di apertura e di innocenza si spinge fino al punto di farsi inghiottire dal lupo. Il cacciatore spunta al momento giusto per liberarla e per poterle permettere di conservare dentro di se' l'esperienza di questa immersione. La conoscenza ricevuta trasforma ulteriormente la bambina che mettendo le pietre nella pancia del lupo compie una sorta di vendetta rituale che le permettera' di elaborare la sensazione di spavento e il senso di colpa.
La fiaba nella versione dei fratelli Grimm precisa che cappuccetto rosso “brillava” nel ventre del lupo come una luce.
E anche se alla fine la bambina prende la decisione di non vagabondare nel bosco e' facile credere che cosi' non sara'. Alla prossima occasione prendera' la scorciatoia perche' la sua passione per l'amore e la vita e' troppo forte per accontentarsi della vita ordinaria.
Il lupo rappresenta le occasioni inattese della vita, estranee al nostro universo abituale, intense, persino temibili, che d'un tratto ci risvegliano e ci invitano ad imboccare delle scorciatoie che corrispondono alle nostre attitudini inibite.
La fiaba suggerisce di rispondere ad esse senza abbandonare la direzione originale: si tratta di camminare fuori dal sentiero pur restando sul sentiero. La pratica della duplice attenzione contribuisce a spalancare la nostra ricettivita' e la nostra intuizione. Ma attenzione: tutto questo e' possibile se c'e' un cacciatore che veglia su di noi e ci salva dall'inghiottimento ovvero una coscienza che ci sappia mettere in guardia da scorciatoie che potrebbero farci perdere i nostri pezzi!
per tutto questo merci a Edouard B. e Jean Pascal D.
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