giovedì 21 maggio 2009

Inchini sorridenti


...arriva con il vestito delle cerimonie importanti: un sari indiano bianco con i ricami color oro, i capelli raccolti e i suoi due occhi neri oggi ancora piu' lucenti del solito.
Mi corre incontro con lo “stile” di chi sembra sempre stia per cadere e agitando le mani come una farfalla fa il girotondo attorno a me. Mi sorride inclinando la testa e muovendo le sopracciglia ritmicamente ....e' impossibile resisterle...e lei lo sa perfettamente e ne approfitta!
Quanta comunicazione in questo saluto assolutamente privo di parola come lo e' lei e quanta carica emotiva che risuona in chi lo riceve.
La mamma si avvicina a me con calma e mi sorride inchinandosi dolcemente anche lei in silenzio.
Inchini sorridenti sono state le nostre parole in questi due anni di percorso. Una comunicazione fatta di sguardi, di gesti, di immagini e di inchini , di inchini ripetuti per ogni cosa seguiti da sorrisi e a volte da risate per la situazione cosi' surreale che si veniva a creare.
Eppure ora che mi ritrovo a fare il punto di questo percorso mi accorgo che la comunicazione tra noi e' stata piu' “pulita” di tante altre e paradossalmente priva di parole.
E penso alla simbologia dell'inchino e alla carica emotiva che porta dietro di se'...Mi piace e vorrei poterlo adottare come saluto nella mia quotidianita', come dono semplice ed elegante da regalare a chi saluto con il cuore ma risulterei “fuori luogo” perche' noi non abitiamo nel “paese degli inchini” ...
....ora non scrivo oltre e mi assaporo le immagini di oggi...scrivero' degli inchini un'altra volta...c'e' tempo.
.....E la foto che accompagna questo post deve essere semplice e lineare come lo e' stata la comunicazione senza parole che ho avuto la fortuna di poter vivere.
E per chi spesso mi ripete che ancora non ha capito cosa faccio al lavoro: ecco anche questo e' il mio lavoro...ma credo anche che sia “semplicemente” la mia vita.
Al prossimo inchino,
bb

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