martedì 10 novembre 2009
Il coraggio, la forza e la dolcezza (parte seconda)
E sull'onda dell'entusiasmo continuo a riflettere allo specchio degli altri che si specchiano alle mie riflessioni...lo so, lo so, sembra un gioco di parole, qualcosa di un po' contorto...eppure per me e' cosi'... ;-)
L'amore per il proprio lavoro ma soprattutto la convinzione di avere fatto la scelta giusta credo che siano una grande fortuna da non sottovalutare, un'occasione da sfruttare fino all'ultima goccia di energia che in questo momento per me e' davvero forte.
Il linguaggio non verbale e' sempre stato per me un linguaggio decisamente piu' immediato rispetto alle parole e da 12 anni a questa parte e' il mio linguaggio principale all'interno delle sedute di terapia con alcuni bambini.
Anni di relazioni terapeutiche fatte di gesti, di movimenti, di allontanamenti ed avvicinamenti nello spazio, sono stati anni di grande insegnamento per me ...un linguaggio che va molto piu' in profondita' di tante parole.
E per tutto questo e per questi primi passi con gli adulti devo proprio ringraziare i miei "maestri di Via": loro, i miei bambini, che non parlano o meglio, che utilizzano un canale diverso per comunicare, che mi hanno permesso di sperimentare l'utilizzo di questa lingua e di diventarne interprete... (avro' trovato il senso di aver fatto il liceo linguistico?) che mi hanno insegnato la spontaneita', la purezza, la trasparenza, cosi' semplice ed immediata per loro ma non per noi adulti che ci ritroviamo incastrati nei nostri corpi, con i nostri tabu', con i nostri pregiudizi, con i nostri preconcetti, con i nostri ragionamenti logici e razionali dietro ai quali ci nascondiamo per proteggerci perche' la paura di essere vulnerabili, fragili, di essere visti cosi' come siamo, un po' paralizza...come se questa fosse una grande malattia....e cosi' blocchiamo lentamente gli abbracci, i gesti spontanei di affetto, i movimenti del corpo e poi lentamente inibiamo anche le parole e via cosi' ........e diventiamo adulti....
Non voglio certo, con queste parole, fare l'elogio di tutti quei Peter pan e di quelle Trilly che volano nel cielo della mia quotidianita', ma cerco una via di mezzo...perche' sono certa che esista.
Io credo nella via di mezzo e nell'equilibrio.
Purtroppo non riesco ancora (e forse non riusciro' mai) a descrivere cio' che succede durante una lezione o un seminario.... il tono, il ritmo, la concatenazione dei movimenti, delle parole, lo stato d'animo degli allievi.....
E' proprio cio' che non riesco a descrivere che contribuisce al clima creatore di tutto questo mio entusiasmo. E anche questo un senso avra'.
"Insegnare attraverso l'entusiasmo interiore" credo che sia questo quello che sto facendo e credo sia esattamente su una strada diversa dall'insegnare in modo preconcetto e metodico ...
"la tecnica serve ed e' la base dalla quale ti dovrai staccare per sentire veramente cio' che sei e per poter essere in grado di dare agli altri in maniera autentica ed irripetibile " cosi' mi diceva sempre la cara Borgogno nel tirocinio con i bambini...ed ora io applico la stessa frase a questo nuovo percorso con gli adulti....
Proseguo nel mio cammino con coraggio, forza e dolcezza.
E' il mio cammino, con tutte le incrinature e le imperfezioni che mi appartengono, con le salite, le discese e i momenti di pausa.
Non ho ancora ben chiaro dove questo cammino mi stia portando ma la fiducia in un itinerario personale mi rende disponibile, aperta e speranzosa.
alla prossima emozione, al prossimo passo su questa strada,
bb
p.s. oltre ai miei bambini ringrazio anche quei "grandi" che mi permettono di giocare al gioco dell' "insegnante degli adulti". ;-) ............grazie di cuore a voi che avete occhi di bimbi e vi fidate di me, vi prometto di fare meno errori possibili. .........e da brava adulta anche io inibisco il gesto di nominarvi pubblicamente.... ;-)
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Barbara mia,
RispondiEliminanon voglio ripetermi col dirti quanto emozionanti e commoventi siano per me le tue parole...
Solo, perfetta l'interpretazione della scelta che, 22 anni fa, hai fatto per i tuoi studi, per la tua vita: non era il liceo linguistico l'errore, solo le lingue insegnate... E' vero, tu sei un'interprete, un'interprete perfetta, non di una lingua, ma di un linguaggio sconosciuto ai più...
Io che nel mio piccolo mi occupo di bambini, come madre ma anche come traduttrice/redattrice per un sito che li vuole protagonisti assoluti, dico che il tuo lavoro è essenziale per portare i piccoli verso di noi, e portare noi verso i piccoli... In un mondo che non li ascolta e non li rispetta; in un mondo adulto assoggettato a logiche e "linguaggi" adulti e - spesso - meschini...
Quando ti leggo, giuro, un po' mi sento meglio, sollevata... Vai aventi così, Barbi!
Bea
Non sono certa sia questo il luogo ma rinnovarti qui, oggi, affetto e stima è per me un dire:
RispondiElimina"la conosco, è mia amica!!!"
è un non volermi bloccare davanti ai soliti tabù....non voler costruire nuovi muri.
Che ti voglio bene lo sai, come sai molto altro di me.
Sei una delle cose belle che mi è stata donata da questa generosa vita che mi ha regalato gioie per sopportare i dolori ma nel bilancio attuale devo dire che mi sento in credito.
Un credito cresciuto in un giorno di febbre, in un letto d'albergo, lontana da casa ma con un trillo continuo che mi avvisava di un nuovo messaggio di auguri arrivato da parenti e amici che non mi hanno lasciata sola.
Anche questo hai insegnato a questa bambina di 54 anni, a godere del tanto che si ha perché il poco che non si può avere non serve....
Non mollare mai!
ff
Pablo Picasso disse "Ogni bambino è un artista. Il problema è come rimanere artisti una volta cresciuti"
RispondiEliminaAggiungerei che il problema è anche crescere e diventare veramente adulti, conservando dentro di sè l'essere bambini, senza restare Peter Pan o Trilly...
E' bello sapere che fai questo lavoro e lo fai con amore e passione, sia con i bambini che con gli adulti, mi dà fiducia nella vita e negli esseri umani.
Sono felice per te, per i tuoi allievi, per la vita.
Mi ha colpito tantissimo "insegnare attraverso l'entusiasmo interiore" e "proseguo il mio cammino con coraggio, forza, dolcezza".
Sto facendo mie queste parole, soprattutto la dolcezza, che per me è insolito associare al coraggio e alla forza.
Grazie, Simona