"Esistono tanti paradisi potenziali per ogni uomo che abita sulla terra. La felicità consiste nella sintonia: con le persone, le situazioni, i luoghi, le cose. Entriamo nel paradiso per il solo fatto di vederlo, di riconoscerlo, per aver messo in azione tutti i nostri sensi, e di essere presi dalla voglia di vivere dentro la sua dimensione. Insomma, il paradiso è dei vivi.
Noi siamo un pozzo dal quale attingiamo solo in superficie, una miniera della quale vediamo solo il rivestimento esterno. Trovare il paradiso è come estrarre il petrolio dagli abissi dei mari o l'oro dalle acque dei fiumi. Sì: trovare il paradiso nella vita è come trovare l'oro nella terra.
E' importante saper entrare ne mondo (e saperne uscire, all'occorrenza). e non è detto che la felicità sia dei buoni, soprattutto dei troppo buoni, che anzi corrono il rischio di nuotare in un mare di delusioni e di dispiaceri. Il paradiso non è amico degli eccessi.
..........................
Il paradiso non è qui o lì. Il paradiso è una condizione dell'anima. Non è necessario affrontare un lungo cammino: il paradiso può essere anche lontano; ma sicuramente, più è vicino, più è comodo e nello stesso tempo invisibile.
Possiamo negare che dentro di noi esistano l'innocenza, la semplicità, la giovinezza, la libertà? Il fatto è che abbiamo lasciato - spesso inconsapevolmente - che venissero intrappolate, segregate, soffocate. Ma è sufficiente diventarne consapevoli e cercare la chiave delle gabbie che impediscono alla nostra anima di volare. Validi maestri possono anche venirci in aiuto, se li cerchiamo.
..................
Non temere di non trovare la strada per il paradiso. Ognuno ha una bussola incorporata; l'ago magnetico punta alla felicità, perché è la finalità prima e la condizione dell'esistenza."
tratto da : “Il paradiso nelle nostre mani” di Vittoria Haziel.
al prossimo tempo di yoga,
bb
Nessun commento:
Posta un commento