“c'è una mostra di pop art a fréjus ...andiamo a vederla?”
e' cosi' che inizia la nostra giornata...pronti via si va. (ça y est on y va! )
All'ingresso della galleria una giovane ragazza ci accoglie e ci racconta dell'artista che colpisce subito il nostro interesse: una pittrice per bambini che negli ultimi tempi si e' lanciata nel campo della pop art...arte e collage tutto dedicato alla moda... :-)
ma.....
mentre ci parla di lei lo sguardo di Andrea viene catturato da un disegno raffigurante un don Quisciotte a cavallo...
un vero coup de couer!
...e' come ipnotizzato ... la giovane ragazza allora ci dice che l'artista e' il padrone della galleria e che nel piano inferiore c'e' la sua mostra personale... se vogliamo seguirla....
Bien sur!
Scendiamo i gradini ed arriviamo nella sala che accoglie le sue sculture in bronzo ed i suoi quadri:
...che meraviglia...
impossibile per i nostri occhi non percepire la ricchezza di questo artista e soprattutto l'inifinita simbologia nei suoi quadri...
simbologia che risuona nei nostri cuori come qualcosa di "nostro"... abbiamo la sensazione di essere in perfetta sintonia con i messaggi dell'artista ed e' una sensazione alla quale io non riesco ancora a trovare le parole per descriverla...o forse non voglio farlo per non "contaminare" con paletti un'emozione cosi' forte e libera...
L'arte e' un linguaggio universale e attraverso simboli, colori, materiali parla a chi sa ascoltare..
dopo essere stati a lungo a godere di tutto questo saliamo e stiamo per uscire quando....
incontriamo ...
Yves Cass.... SI... lui, l'artista in persona...
E' un uomo sulla cinquantina con i capelli e barba bianchi, occhi azzurri ed uno splendido sorriso che ci saluta calorosamente e cerca di dire qualche parola in italiano...
E' un uomo sereno,raggiante, umile.....
lo guardiamo ammirati e mentre gli facciamo i complimenti lui sembra quasi imbarazzato (!!!)
e le domande "escono" a cascata.....
torniamo giu' nella sala e riviviamo la mostra ma questa volta con lui che, con grande piacere, parla con noi...
ci racconta il "suo" Don Quisciotte, la "sua" torre di Babele, le sue sculture, la sua filosofia di vita, il suo modo di vedere e di vivere la vita....
e sorrido all'idea che apparentemente non parliamo la stessa lingua (italiano e francese) ma mai chiacchierata e' stata piu' in sintonia di questa...
e le parole scorrono velocemente e vanno in un posto speciale del giardino dell'anima di ognuno di noi tre....e li' mettono radici...
Salutandolo gli dico che oggi siamo stati molto fortunati ad averlo incontrato e lui mi risponde:
“non siete stati fortunati ad incontrarmi perche' io sono sempre qua ...eravate semplicemente sulla giusta strada.”
à la prochaine fois
bb
p.s. ....c'era anche un quadro dedicato al piccolo principe e ad Antoine De Saint Exupéry... ovvio no? ;-)
Nessun commento:
Posta un commento