Quando era nata, i suoi genitori le avevano regalato un piccolo pezzo di terra che lei aveva trasformato nel "suo" giardino.
Tutti i giorni, tornata da scuola, andava in giardino a trovare le sue piante, a controllare come stessero e spesso restava interi pomeriggi a leggere, colorare o semplicemente a riposarsi all'ombra della quercia che si trovava proprio al centro.
Sapendo della sua passione, riceveva spesso in regalo nuove piante di cui prendersi cura....piante rare e particolari.
L'ultima ricevuta era una pianta di bambù...
Ariel aveva messo questa nuova pianta vicino ad un'altra che lei chiamava la "pianta di vetro". Osservando le due piante vicine si rendeva conto di come reagivano in maniera diversa al vento: la pianta di vetro si spezzava a meta' e perdeva tutti i fiori. Aveva bisogno di cure, di fertilizzanti da mettere alle radici, di sostegni ai lati del tronco, dopo un po' di cure pero' , questa piantina le regalava di nuovo fiori ...fino alla prossima folata di vento....
Il bambu, invece, iniziava ad ondeggiare a volte anche velocemente, ma non si spezzava mai...a volte ondeggiava anche quando il vento era cessato, a volte assumeva posizioni nuove come se fosse gia' pronto ad accogliere un nuovo tipo di vento o come se facesse memoria di venti passati...
Ariel trovava questa pianta elegante, semplice, affascinante...intelligente...e mentre era incantata a guardare il bambù, non si accorse che c'era un'anziana signora dai tratti somatici orientali che stava osservando lei...
"Sai come chiamano questa pianta nel mio paese? La pianta dell'equilibrio...impara da lei a perdere l'equilibrio..."
.........................................Ariel credeva che la quercia fosse quella da cui doveva imparare....ma forse c'e' ancora tempo per diventare quercia.....
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"L'equilibrio, in realtà, dipende più dalla capacità individuale di recuperarlo quando lo si è perso, piuttosto che dall'abilità a non perderlo". ...cosi' dice il capitolo della dispensa di psicomotricita' sul sistema propriocettivo e sugli esercizi per l'equilibrio....ma a me piaceva di piu' raccontarvelo con un viaggio di fantasia...;-)
Sono tanti i modi per lavorare sull'equilibrio..."ad ognuno il suo"... ma questa, del resto non e' una grande novita'...;-)
alla prossima volta,
bb
Vorrei trovarmi in equilibrio tra la ragione e la pazzia, perche spesso quest'ultima, non mi lascia andar via..
RispondiEliminaMaurizio
...:-)...
RispondiEliminaondeggia, Maurizio, ondeggia ...
BB
Subisco, come Ariel, il fascino della quercia, ma ho molto da imparare dal bambù... mi piacciono tantissimo queste parole "a volte assumeva posizioni nuove come se fosse gia' pronto ad accogliere un nuovo tipo di vento o come se facesse memoria di venti passati..."
RispondiEliminaGrazie Barbara, oggi avevo proprio bisogno di una bella storia come questa.
alla prossima folata di vento,
Simona
Che meraviglia pensare "mi piego ma non mi spezzo!"
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