Attraverso le mani si scopre il mondo incontrando l'altro.
Le mani parlanocon il loro linguaggio particolare fatto di gesti, di movimenti fini e delicati.
Alcune mani sanno anche ascoltare.
Due mani capaci di sentire quando si incontrano, si riconoscono.
Dalle mani si passa agli occhi e dagli occhi si passa al cuore: la ricarica è stata effettuata :-)
Alla prossima volta,
BB
Le mani...anche per me sono un bene preziosissimo, come sono vere queste tue parole, lo sono fino al punto che non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro! Per ora.
RispondiEliminaBacione!
:-)
RispondiElimina...quante cose ci uniscono...
bb
Non so se hai mai notato questa cosa, io l'ho sperimentato praticando Biodanza, le mani di chi vede poco sentono, ascoltano, parlano di più, con una qualità più "intensa"... abbiamo gli occhi nelle mani.
RispondiEliminaDa poco ho scoperto che l'occhio nella mano, per l'iconografia buddhista è simbolo della compassione: una scoperta affascinante che trasforma un limite in una qualità dell'essere.
Grazie, bellissime parole e bellissima l'immagine.
Simona
Ciao Simona....proprio in questi giorni sto cercando di concretizzare un desiderio che da tanto ho nel cuore ma che per vari motivi non sono mai riuscita a "regalarmi"; sto parlando della mostra che organizzano all'istituto dei ciechi di milano Dialogo nel buio...credo che sara' un'esperienza tattile, olfattiva, uditiva e cinestesica importante...beh sicuramente ne parlero' nel blog quando andro'...
RispondiEliminal'immagine e' di Folon e si trova a Saint Paul De Vence (Francia) nella chapelle des penitents blancs. :-)
buona giornata
bb
Grazie,amo molto Folon e ho dei bellissimi ricordi dei paesini del tuo angolo di Francia...
RispondiEliminaSento continuamente parlare di queste mostre e "cene al buio" che organizza l'Istituto dei Ciechi, mi ci vorrà molto coraggio, ma prima o poi riuscirò ad andarci anch'io.
Aspetto il tuo post...
un abbraccio, Simona